Il primo settembre, presso l’hotel Principe d’Aragona di Modica, si è svolta, con la partecipazione del Senatore Mario Michele Giarrusso, la riunione di Italexit per l’Italia tra i propri iscritti e simpatizzanti e i candidati del collegio di Siracusa-Ragusa-Caltagirone.
I candidati al plurinominale alla Camera sono: capolista il Senatore Mario Giarrusso; Loriana Annamaria Gatto Rotondo; Federico Maria Giuseppe Donzelli; Sabrina Zaccaria; Alessandro Fatuzzo; Giuseppa Costa.
All’uninominale Luigi Melilli e Giovanni Calleri. Al plurinominale del Senato: capolista Giuseppe Sottile; Carmen Minutoli; Giuseppe Maria Domenico Indorato; Letizia Licitra; Giovanni D’Aquino; Marilena Matesi. All’uninominale Cavallo Emanuele; Nunzia Schilirò e Giuseppe Sottile.
Nel corso del dibattito sono stati affrontati i temi della campagna elettorale e soprattutto l’importanza che assume il voto del 25 settembre. Per i rappresentanti di Italexit “questo è un momento particolare per il paese e i prossimi mesi si preannunciano complicati per il tessuto socio economico che dovrà affrontare una crisi devastante soprattutto sul fronte energetico”. E proseguono:” Entreremo in un’economia di guerra, con possibili razionamenti dell’energia che avranno gravissimi effetti sul sistema produttivo e sulle famiglie. La scelta di sostenere il conflitto, oramai è chiaro a tutti che si tratta della guerra tra gli USA e la Russia, in cui l’Italia non ha nessun interesse si sta rivelando una scelta suicida”.
Negli ultimi due anni “abbiamo acquisito elementi inequivocabili – scrivono in una nota – che ci portano ad affermare che questo è un momento delicatissimo per la nostra democrazia, scrivo Italexit per l’Italia ha rappresentato l’unica e vera opposizione in Parlamento, ha dato voce al dissenso presente nel paese che ha dovuto subire una gestione della pandemia oltremodo sbilanciataa svantaggio dei diritti costituzionalmente garantiti. Dall’obbligo vaccinale al green pass e soprattutto l’annichilimento del diritto al lavoro con le numerosissime sospensioni di medici, insegnanti, operatori delle Forze dell’Ordine e di altre categorie del pubblico impiego”.
E ancora, “Si è generato un pensiero unico all’interno del parlamento italiano e si deve fare di tutto per evitare che ciò avvenga anche il 26 di settembre. Il dissenso è il sale della democrazia e una democrazia compiuta dovrebbe esigerne la presenza nelle istituzioni. Ci hanno messo, invece, il bastone tra le ruote costringendoci a raccogliere le firme nel mese di agosto, quando gli italiani erano in vacanza. Ce l’abbiamo fatta lo stesso, e ringraziamo tutti i sottoscrittori e tutti coloro che ci hanno dato una mano in questa impegnativa battaglia”.
I candidati hanno chiesto ai propri sostenitor, si legge ancora nella nota stampa a firma del cordianatore provinciale Emanuele Cavallo, di fare un altro sforzo affinché Italexit possa varcare le porte del Parlamento e continuare a dare voce a tutti coloro che “condividono le nostre idee, per avviare un percorso che ci porti fuori dall’inferno che ha luogo a Bruxelles, all’insegna di una sovranità che ci consenta di riappropriarci del ruolo che l’Italia merita, per contrastare il sistema iperfinanziario che sta distruggendo l’economia reale, per dissolvere la torre di babele rappresentata dalla globalizzazione selvaggia”.
Il voto utile mai come ora è quello riposto sulle forze in dissenso con questo sistema a cui tutte le forze politiche si sono piegate.