Sono impressionanti le immagini che in queste ore hanno invaso le pagine social riguardanti il triste fenomeno delle fumarole.
Colonne di fumo nero e tossico, che rivelano la combustione di rifiuti plastici, vengono documentate da foto e video che riprendono la fascia trasformata ipparina dove insistono impianti serricoli.
Da anni, soprattutto nel periodo estivo, la situazione viene denunciata dai cittadini, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Le fumarole continuano indisturbate a bruciare e ad inquinare l’aria mentre le istituzioni, con i loro risicati controlli e con misure che evidentemente non sono sufficienti a fare desistere i responsabili, si rivelano impotenti.
L’aria è irrespirabile e sempre più numerose sono le persone che devono fare ricorso a cure mediche per difficoltà respiratorie i cui esiti si vedranno negli anni. In questi mesi la cronaca ha riportato solo qualche sparuta notizia di denunce, ma rispetto alla vastità del fenomeno si tratta solo di gocce nel mare dell’illegalità.
Cosa hanno fatto fino ad oggi le istituzioni? Annunci di tolleranza zero, fino a questo momento, sono rimasti lettera morta e a giudicare dalle immagini pubblicate in queste ore la situazione appare ormai fuori controllo.
E pensare che siamo anche in piena campagna elettorale, quando i politici o aspiranti tali, sono chiamati a dare il meglio di sè. Ma si sa che le promesse sono una cosa e i fatti tutt’altra.