Comiso – Archiviato il pari casalingo nel derby di Coppa Italia con il Modica Calcio, il Città di Comiso si rituffa immediatamente in campionato, dove domenica prossima al “Borgese” per la quarta giornata è atteso dal difficile impegno casalingo con il Città di Taormina che insieme a Roccacquadolcese e Nuova Igea Virtus guida la classifica del girone B del massimo campionato regionale di calcio.
Una testa coda, che i verdearancio vogliono giocarsi senza timori per cercare di smuovere finalmente la classifica che vede la formazione di Gaspare Violante ancora a zero punti in ultima posizione.
Il tecnico della formazione casmenea, torna brevemente sulla gara di Coppa Italia di mercoledì e ci presenta la gara di domenica con il Città di Taormina.
“Sono molto soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi – spiega Gaspare Violante – Anche contro il Modica abbiamo dimostrato che non siamo inferiori a nessuno, possiamo giocarcela con tutti. Onestamente è stato un peccato non vincere una partita così, ma abbiamo la colpa di aver sbagliato tanto sotto porta e naturalmente di aver preso un gol a fine partita, dove i palloni devono andare in tribuna. Pazienza – continua – siamo una squadra giovane. Voglio ricordare che su 23 giocatori, 18 di loro hanno una età media di 20 anni. C’è da fare solo i complimenti a questi ragazzi per come giocano, se continuiamo così sono sicuro che faremo un gran bel campionato. A chi mi chiede se c’è tensione in questi giorni, rispondo di no. Non c’è tensione c’è invece tanta voglia di rivalsa, in quanto le tre sconfitte subite ci bruciano e vogliamo lasciarci alle spalle le ultime settimane. Questa settimana è importante, abbiamo incontrato il Modica e domenica affronteremo il forte Città di Taormina, che ha costruito una corazzata per vincere il campionato. Per noi – conclude il tecnico verdearancio – sarà bello confrontarci con queste squadre perché ti fanno crescere tanto calcisticamente, ma noi domenica dobbiamo giocare per i 3 punti, a prescindere contro chi giochiamo, altrimenti se non abbiamo questa mentalità è meglio rimanere a casa e dare spazio ad altri”.