“Quando gli stipendi?” E’ questo l’interrogativo che si pone il Segretario della Camera del Lavoro di Modica in merito alla liquidazione mensilità arretrate ai lavoratori della SpM.
“Sebbene siano stati fatti già tre incontri, presso il Comune, spiega Terranova, sulla problematica dei pagamenti degli stipendi ai lavoratori della Spm e sulla procedura di trasferimento dei dipendenti della stessa alle due nuove società, ad oggi non si riesce ad intravedere un percorso chiaro né sui tempi occorrenti per togliere le difficoltà legate ai ritardi nel pagamento degli emolumenti né sulla messa in sicurezza di tutti il bacino dei lavoratori mediante la definitiva loro collocazione nelle due unità societarie costituite.”
In particolare sulla situazione degli stipendi Terranova sottolinea che “Siamo già a 3 mensilità non pagate e i lavoratori si trovano in grande difficoltà. Ancora non si hanno notizie se a breve verrà pagato una mensilità o due. Supponiamo che, appena sarà presentata dalla Spm la fattura del mese di settembre, verrà pagato verosimilmente una mensilità, ma non prima del 7/8 ottobre. Questa situazione per cui con la fattura del mese corrente (settembre) viene pagato lo stipendio di qualche mese addietro (nella fattispecie il mese di luglio) da’ il senso di una condizione complessiva della società che non consentirà di recuperare gli stipendi che verranno maturati nei mesi successivi. Essa resterà sempre indietro nella liquidazione delle retribuzioni e presupponiamo che alla fine dell’anno in corso resteranno almeno 3 mensilità maturate che non saranno percepite dai lavoratori”
Per il segretario della Camera del Lavoro “Questo è l’indice di un contesto economico-amministravo della società che risente di scelte fatte a monte, che nel corso degli anni 2000, 2021 e 2022 hanno portato a questa condizione. Le risorse imputate nel bilancio comunale per la partecipata sono, come denunciato tempo addietro, nettamente inferiore rispetto alle risorse realmente occorrenti. Tutto questo discende da una deliberazione del 2019 dell’attuale consiglio comunale che, a maggioranza, ha di fatto dimezzato le poste economiche per la società partecipata, giustificando tali abnormi tagli con la motivazione di sottoporre la partecipata ad un piano di ristrutturazione.
Ci sembra che l’unica cosa che si appalesa, conclude Terranova, è la sofferenza dei lavoratori, che in questi anni hanno visto abbattuto il loro reddito del 40 per cento. Non potranno essere sempre i lavoratori ad essere afflitti da scelte non ben ponderate e non si può più reggere a cuor leggero una problematica rispetto alla quale si era pervenuto ad un accordo, che qualcuno non ha inteso poi sottoscrivere”