Vi ricordate la vicenda degli otto consiglieri comunali di Vittoria che sono stati indagati perché avrebbero falsamente attestato, con una autocertificazione, la propria posizione di compatibilità con la carica da assumere?

Oggi questi otto consiglieri, devono rispondere di falso ideologico commesso da privati in atto pubblico. L’incompatibilità si sarebbe determinata a causa di tasse non versate e di alcune pendenze debitorie proprio nei confronti del Comune che sarebbero andati a rappresentare.

La vicenda era emersa a novembre scorso proprio in una delle prime sedute del Consiglio Comunale in cui si verificano le condizioni di compatibilità. Dopo la conclusione delle indagini la Prefettura ha scritto alla Regione, in particolare all’assessorato alle Autonomie locali, per avere chiarimenti dal Comune di Vittoria. Ed è per questo che la Regione ha dato venti giorni di tempo al Comune per ottenere chiarimenti. La richiesta è pervenuta il 20 settembre quindi questa è la settimana decisiva per ottenere risposte. Anche se la Regione può intervenire per quanto riguarda l’aspetto amministrativo mentre la giustizia farà il suo corso, e quindi in ogni caso gli otto consiglieri dovranno comparire in giudizio.

Ma a quanto pare l’amministrazione non sembra preoccupata, il Presidente del Consiglio Comunale Concetta Fiore spiega che sono pronti ad inviare tutte le informazioni necessarie alla Regione, che attestano che i consiglieri hanno già provveduto a saldare i loro debiti, alcuni lo avevano già fatto all’atto dell’insediamento, altri, trattandosi di rateizzazioni che si rifanno al 2019, hanno concluso subito dopo.

Gli otto consiglieri, quindi, resteranno in carica fino a prova contraria, ovvero fino a quando la giustizia farà il suo corso perché ad oggi non sussiste nessuna incompatibilità. Sarà davvero così? Staremo a vedere…