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La Virtus Ispica al “D’Alcontres” ospite della capolista Igea Virtus, Trigilia: “Proveremo a giocarcela”

Ispica – Trasferta proibitiva per la Virtus Ispica, che dopo il pari casalingo con il Mazzarrone, domenica pomeriggio sarà impegnata allo stadio “D’Alcontres” di Barcellona Pozzo di Gotto, ospiti della Nuova Igea Virtus, una delle quattro squadre che guidano la classifica del girone B del campionato di Eccellenza.

Una gara che sulla carta è dal pronostico chiuso per la formazione virtussina, ma il tecnico Peppe Trigilia non ha nessuna intenzione di fare la vittima sacrificale e chiede ai suoi atleti il massimo impegno anche se consapevoli che la montagna da “scalare” è come l’Everest.

Trigilia, nella trasferta in terra messinese dovrà rinunciare a Molina e quasi sicuramente ancora a Santucho che si sta ristabilendo da un fastidioso infortunio.

“E’ la settima partita che disputiamo in questo campionato – afferma mister Giuseppe Trigilia – e abbiamo dato prova di sapere crescere in corso d’opera, così come è accaduto durante la prestazione di domenica scorsa con il Mazzarrone. Sul campo dell’Igea Virtus, squadra il cui blasone e il cui organico di primaria importanza non si discute, dovremo metterci del nostro e, soprattutto, dovremo cercare di sbagliare il meno possibile. Qualcuno dei nostri – aggiunge il tecnico – è un po’ acciaccato. Ma ci sta. Abbiamo provato qualcosa di più in difesa, ci attrezziamo meglio perché conosciamo bene le doti offensivistiche dei padroni di casa. Ma, allo stesso tempo, cercheremo di colpire al momento giusto. Dobbiamo dimostrare di potere stare nella categoria, consapevoli che quest’annata dovrà servirci per crescere ancora di più. Ecco perché chiedo maggiore attenzione. Spesso, abbiamo regalato i primi tempi. E questo non va bene. Occorre metabolizzare le gare e fare tesoro delle esperienze passate anche per evitare di non commettere più alcuni errori. Ho comunque appurato che siamo cresciuti e questo è un buon viatico per il futuro. Cercheremo di essere attenti e concentrati e di vincere quanti più duelli è possibile. Perché dico sempre che chi vince più duelli alla fine vince la partita. Inoltre, l’auspicio è che chi ha maggiore esperienza, nel nostro gruppo, possa trasmetterla ai più giovani nella maniera corretta”.

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Claudio Abbate