E’ stato Dario Safina, eletto nella provincia di Trapani nella lista del Pd, il primo deputato regionale a presentarsi a Palazzo dei Normanni nella prima giornata dedicata all’accoglienza dei neo-parlamentari della XVIII legislatura (si replica oggi dalle 9 alle 13).
Ieri ad arrivare tra i primi all’Ars per l’acoglienza anche il neo deputato Ignazio Abbate che ha ricevuto il kit.
Gli onorevoli da ieri vengono accolti in sala Verde dalla segreteria generale per i primi adempimenti: la fotografia, la consegna del tesserino e il riconoscimento vocale con la lettura di una formula, in questo caso una novità assoluta introdotta per la prima volta con lo scopo di facilitare il servizio di stenografia per le sedute d’aula.
Si tratta della lettura dell’art.1 dello Statuto autonomo: “La Sicilia, con le isole Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria, è costituita in Regione autonoma, fornita di personalità giuridica, entro l’unità politica dello Stato Italiano, sulla base dei principi democratici che ispirano la vita della Nazione. La città di Palermo è il capoluogo della Regione”.
Poi i deputati vengono accompagnati in sala Gialla e quindi in sala Rossa per gli altri servizi: ragioneria, ufficio di questura, attività legislativa.
A ogni deputato è stato consegnato un kit che contiene un blocknotes, una penna e una pendrive con i flies documentali della legislatura appena conclusa.
Nella pen drive con il logo dell’Ars sono contenuti i documenti della legislatura appena conclusa, in modo che i deputati alla prima esperienza abbiano contezza dell’attività svolta negli ultimi cinque anni.
Intanto, sempre ieri è comincia la settimana decisiva per la formazione del nuovo governo regionale.
In casa Forza Italia, è in atto il gioco degli equilibri che, a caduta, può condizionare lo schema finale. C’è, infatti, la possibilità concreta che si giochi d’attesa fino all’ultimo istante, con Schifani individuato sempre da più parlamentari come figura di garanzia del gruppo parlamentare degli azzurri.
La priorità rimane la scelta del nome che potrebbe ricoprire il ruolo di assessore alla Salute.
Tra le figure di sintesi all’universo forzista, gradito alle due anime, quella vicina a Gianfranco Micciché e la seconda ispirata da Marco Falcone, è tornato in ballo il nome di Barbara Cittadini, attuale presidente nazionale Aiop.
In occasione della prima seduta d’Aula, quella che inaugurerà la diciottesima legislatura il prossimo 10 novembre, appare quasi scontato che il governatore eletto nella coalizione di centrodestra andrà da solo e senza assessori ancora nominati, tra i banchi del governo.
L’indicazione degli assessori, infatti, secondo la nuova normativa, acquisisce effettività dopo l’insediamento del nuovo parlamento. In realtà Schifani intende dare al gesto anche un significato politico e soprattutto vuole evitare sin dalla prima seduta malpancisti e possibili elementi di conflitto.
Ma i mal di pancia sono ricorrenti in questi giorni. Secondo un articolo pubblicato ieri dal quotidiano La Sicilia, sono molto sparute le possibilità che la provincia di Ragusa riesca ad avere un rappresentante, nella Giunta di Governo. Ma nn è stata detta l’ultima parola.
Per la designazione più attesa, quella di Ignazio Abbate, pare che Totò Cuffaro abbia deciso di scegliere altri, mentre garantirebbe a Ignazio Abbate qualche ruolo nelle Coimmissioni. Poi c’è ancora da definire la destinazione di Giorgio Assenza che ha un peso all’interno di Fratelli d’Italia, ma pare che si dovrà accontentare di nomine non di altissimo livello.
Oramai manca poco e giovedì 10 si conoscerà la lista e le scelte dei partiti.