Quella di Michele, anzi Michelino così lo chiamano gli amici del quartiere, non ha niente a che vedere con una storia di maltrattamento di animali anzi forse si tratta di una storia di maltrattamento ma di essere umani.
Dopo aver scoperto l’identità dell’anziano uomo aggredito domenica pomeriggio a Modica in Vico Morana nel quartiere Pizzo, siamo andati a capire qualcosa in più di questa storia e ci siamo trovati dinanzi ad un uomo solo, di 79 anni, molto conosciuto nel quartiere, certamente provato per questa storia di cui è stato suo malgrado protagonista insieme al suo cane Frizzi.
“Lo sa perché l’ho chiamato così?” mi dice e senza aspettare la mia risposta mi spiega che “si chiama come il marito di Rita Dalla Chiesa perché io ero un suo ammiratore e l’ho conosciuta a Bologna. Frizzi è con me da 15 anni ma adesso non posso più badare a lui e così ho deciso di affidarlo al Comune”.
Da queste parole capiamo che certamente Michelino, come tutte le persone anziane, vive di ricordi ma è chiaro che non è in grado di maltrattare nessuno tanto meno il suo amico Frizzi.
Quindi questi sedicenti animalisti che lo hanno aggredito in nome del rispetto degli animali in realtà erano solo persone cattive che avevano preso di mira un anziano solo e con la scusa del cane lo hanno aggredito, forzando la porta di casa davanti alla quale si trovava l’uomo.
Erano tre persone, forse quattro ma Michelino non ricorda bene, ricorda però che fra di loro c’era una donna che ha detto di essere una guardia cinofila ma che difficilmente crediamo lo fosse visto il comportamento.
Indossava comunque abiti civili, nessuna divisa riconducibile a qualche associazione ed il gruppetto aveva anche un cane a seguito. Biagio Battaglia responsabile della Lav di Ragusa, ha chiesto nel giro delle sue conoscenze se qualcuno sapesse di questa storia ma nessuno sapeva niente. Difficile che se si fosse trattata di una storia di maltrattamenti qualcuno degli attivisti non ne avesse almeno sentito parlare.
Michelino però non ha sporto denuncia, ha ancora tempo per farlo fino a domenica, pare infatti che solo se deciderà di rivolgersi alle forze dell’ordine sarà possibile usufruire delle immagini delle telecamere che insistono nella zona per capire chi fossero gli aggressori e soprattutto perché hanno agito in questo modo.
Nella speranza che i colpevoli vengano arrestati e soprattutto che si eviti il ripetersi di certi spiacevoli episodi.
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Grazie alla Redazione per la vostra sensibilità che mostrate verso i problemi di Modica Alta. Si resta increduli ad atti di questo genere ai danni di persone deboli.
Difficile distinguere gli animali