“Alla fine hanno perso tutti: politici, fuori tema e fuori dal tempo, amministratori- spettatori, senza proferire parola, consiglieri silenti incapaci di fare una scelta, tranne pochissime eccezioni. Noi persone semplici, abbiamo tracciato una linea,abbiamo deciso per loro! Buon Natale,Happy Xmas. Un ringraziamento particolare al Domani Ibleo e a Mariacarmela Torchi”
Con queste parole Pino Asta ha definitivamente chiuso la questione della scritta XMAS a Pozzallo che in questi giorni è divenuta di interesse nazionale. E si è conclusa con la X che è ritornata al suo posto dopo una vera rivolta popolare.
Ma con la X ritorna anche l’amarezza che si evince dalle parole di Pino Asta che abbiamo citato perché è stato il primo a far si che si venisse a conoscenza che in città stava accadendo l’impensabile ovvero che Nicola Colombo, già dirigente della Cgil dichiarasse: “Come Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti del circolo Vanni Rosa di Pozzallo, abbiamo chiesto alle autorità competenti l’immediata rimozione della scritta che richiama più che il Natale da festeggiare, la truculenta e criminale storia della colonna infame fascista che si è macchiata di delitti e uccisioni di partigiani, democratici, antifascisti che lottavano per dare pace e libertà, democrazia e dignità all’Italia soffocata dal ventennio fascista”
Una polemica pretestuosa e strumentale di chi purtroppo non ha saputo accettare il verdetto delle urne e non comprende il ruolo importante che dovrebbe svolgere l’opposizione negli interessi della città.
Ed invece nella speranza di colpire il sindaco Ammatuna, che purtroppo ha risposto alla provocazione pensando di fare la cosa giusta e rimuovendo la X, ha fatto del male all’intera città facendole fare una pessima figura a livello nazionale e forse anche internazionale.
“Ho ascoltato la voce dei miei concittadini che con forza mi hanno chiesto di rimettere la X e di chiudere così ogni polemica” Ha dichiarato il sindaco Roberto Ammatuna.
Una storia che non verrà dimenticata con facilità a Pozzallo e che ha lasciato comunque l’amaro in bocca insegnando a tutti una grande lezione: se si agisce credendo di essere nel giusto bisogno sempre portare avanti le proprie convinzioni a qualunque costo.
Speriamo che a prescindere dalla lingua utilizzata questo sia davvero Natale di rinascita per tutti.