Modica

Modica, il segretario della Flai Cgil Terranova sulla vicenda della SPM: “Al peggio non c’è mai fine!”

“Se non ci fosse da piangere, verrebbe da dire che la risata avrebbe cittadinanza a Modica”. Esordisce così, in una nota dai toni piuttosto duri, il Segretario della Camera del Lavoro di Modica Funzione Pubblica Cgil Ragusa Salvatore Terranova che torna ad occuparsi della vicenda della SPM la Servizi per Modica, di cui aveva denunciato, solo pochi mesi fa, il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori e che oggi si rende protagonista dell’ennesimo assurdo episodio.

Il peggio non ha fine. Mai! Dichiara Terranova. L’ultima puntata della Spm vede come protagonista il Liquidatore della stessa che convoca le parti sindacali per discutere della necessità di operare la riduzione del costo del lavoro, ossia di come ridurre le retribuzioni ai lavoratori. A distanza di tre anni, cioè dalla delibera del Consiglio comunale che, a maggioranza, votò il piano di ristrutturazione (alias riduzione dei salari) della partecipata, oggi il Liquidatore, ma prima Amministratore unico, si ricorda che deve dare seguito ad un indirizzo pubblico dell’ente che è proprietario della SPM” .Il segretario della Camera del lavoro di Modica motiva le sue affermazioni spiegando che “Già in passato è stato affrontato questa problematica riguardo la contrazione del costo dei salari dei dipendenti ricorrendo per diversi anni di fila agli ammortizzatori sociali. A tutti i dipendenti è toccato doversi assentare dal lavoro perché messo in fis, col risultato che non si riusciva regolarmente a garantire i servizi pubblici. Ciò ha prodotto disservizi che hanno creato dissapori e proteste tra i cittadini perché i servizi venivano ridotti. Oggi, sottolinea Terranova, si ripresenta la solita richiesta di diminuire il monte- ore dei lavoratori. Per fare cosa? Sanno tutti che questo intervento non servirà a niente e neanche a fare economia. La verità è che forse né il Liquidatore né l’ente Comune sanno che è impossibile accorciare la presenza lavorativa di questi dipendenti perché si rischia il blocco di interi servizi, che prima svolgevano gli impiegati comunali, e ora sono espletati dai dipendenti della partecipata.”

Oggi, ricordiamo, il Comune di Modica, si trova per la prima volta a corto di risorse umane. A fine anno avrà meno di duecento dipendenti a fronte di più di seicento dipendenti di cui disponeva circa 6 anni fa e quelli della Spm da 120 sono passati a 79.

Il personale della Spm è insufficiente rispetto ai servizi da garantire come quello dei due depuratore comunali, o i servizi di pulizia degli immobili comunali e dei siti aperti alla fruizione dei turisti.

“Il Liquidatore, dichiara Terranova, non può ogni volta far pagare ai lavoratori le conseguenze di una gestione disastrosa. Sappiamo che la Spm ha accumulato debiti perché vittima di un ente che mai gli ha trasferito le risorse occorrenti. Oggi, conclude la nota il segretario della Camera del Lavoro di Modica, per queste inadempienze non è giustificabile che a pagarne le conseguenze siano sempre gli stessi, sempre i più deboli, sempre i dipendentiSi apre un ulteriore capitolo della vertenza Spm. Dal mancato trasferimento dei lavoratori alle due nuove Società al taglio delle loro ore di lavoro”

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Mariacarmela Torchi