Comiso – Il Comune di Comiso si è classificato al trentunesimo posto su 199 comuni ammessi tra i seicento partecipanti ed è stato ammesso al contributo del Ministero dell’Ambiente per quanto riguarda il decreto “Mangiaplastica”.
La città casmenea, dunque, riceverà un finanziamento di ventottomila euro che servirà per l’acquisto di un eco – compattatore.
“Il Comune di Comiso è stato ammesso al contributo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica relativo al Decreto “Mangiaplastica” – Anno 2022 – spiega l’assessore Biagio Vittoria -. Con il Decreto “Mangiaplastica” viene promosso l’acquisto di eco-compattatoti da parte delle amministrazioni comunali attraverso il riconoscimento di uno specifico contributo che, nel caso del Comune di Comiso, ammonta a complessivi 28.975,00 euro. Si tratta di un programma sperimentale in favore dei Comuni per l’acquisto e l’installazione di eco-compattatori a valere sul fondo denominato “Programma sperimentale Mangiaplastica” ai sensi dell’articolo 4-quinquies del decreto legge 14 ottobre 2019, n. 111, convertito con modificazioni dalla legge 12 dicembre 2019, n.141. Con il contributo concesso – continua Vittoria – sarà acquistato e installato un eco-compattatore, ossia un macchinario per la raccolta differenziata di bottiglie per bevande in PET, in grado di riconoscere in modo selettivo le bottiglie in PET e ridurne il volume favorendone il riciclo. I rifiuti raccolti saranno valorizzati dal Comune tramite l’introito dei corrispettivi COREPLA. L’eco-compattatore previsto in progetto ha una capacità di raccolta, stimata su base mensile, fino a una tonnellata e produrrà un ricavo stimato fra i 5.000,00 e i 6.500,00 Euro all’anno. Il sistema del riciclo incentivante –conclude l’assessore all’Ambiente – permetterà alla nostra amministrazione di integrare gli eco compattatori selettivi per la plastica al nostro servizio già attivo di RD, generando un risparmio non indifferente da parte dell’amministrazione sui costi di gestione e smaltimento. Non meno importante anche la possibilità di ridurre l’impatto che questi rifiuti, ossia bottiglie in PET, hanno sull’ambiente utile anche come contributo all’obiettivo comune fissato dall’UE relativamente all’obbligo di riciclo delle bottiglie in PET pari al 90% entro il 2029”.