Ragusa ha un nuovo Piano Comunale di Protezione Civile. A distanza di dieci anni l’Amministrazione Cassì ha provveduto a introdurre aggiornamenti e integrazioni.
Il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, redatto dagli Uffici Comunali coinvolti, dal Gruppo Comunale di Protezione Civile e dai giovani del Servizio Civile, coordinati dalla Pianif. Costanza Dipasquale, ha tenuto come riferimento complessivo e concreto la prevenzione di possibili calamità, in particolare quelle legate ai rischi idrogeologici, sismici, incendi o qualunque evento che metta a repentaglio l’incolumità della popolazione.
In particolar modo si è provveduto ad aggiornare i piani delle vie di fuga, le mappe delle zone a rischio idrogeologico e idraulico, la classificazione sismica del territorio, individuando canali specifici di collegamento con le sovrastrutture regionali e nazionali e con altre strutture territoriali finalizzati a interventi medesimi.
È stato dato un ruolo importante alla previsione degli eventi con attività, svolte anche con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti in materia, dirette all’identificazione degli scenari di rischio probabili e, ove possibile, al preannuncio, al monitoraggio, alla sorveglianza e alla vigilanza in tempo reale degli eventi e dei conseguenti livelli di rischio attesi.
“Dopo 10 anni, abbiamo rivisto tutto il Piano Comunale di Protezione Civile, – dichiara l’assessore al ramo Giovanni Iacono – è questo un grande risultato, uno degli atti più importanti del Consiglio comunale. Il piano è stato rivisto non solo sulla base delle più recenti norme regionali e nazionali in materia, ma anche con l’inserimento di una serie di rischi che prima non c’erano.
Sono quelli legati al cambiamento climatico; basti pensare alle alluvioni, al vento, al ghiaccio e agli incendi causati da lunghi periodi di siccità, a quelli che vedono coinvolte infrastrutture come dighe, ferrovie, viabilità. Si è provveduto anche a inserire il rischio sismico in base alla normativa varata nel 2022 che ha visto la nostra zona essere inserita nel livello 1° di criticità. È stata anche rivista la mappatura di tutte le aree, da quelle di raccolta a quelle di soccorso e a tutte quelle che occupano ruoli nevralgici e importanti nella fornitura di assistenza”.