Una petizione per l’intitolazione di Piazzetta Grimaldi, antistante San Nicolò Inferiore, alla compianta archeologa Annamaria Sammito scomparsa prematuramente, all’età di 56 anni, il 29 giugno 2021. Ad avviarla l’Associazione Culturale Via, il Centro Studi sulla Contea di Modica, l’Associazione delle Guide Turistiche della Provincia di Ragusa, l’Associazione Proserpina della Casa Museo Salvatore Quasimodo e tante altre ancora.
La motivazione è sotto gli occhi di tutti: senza il suo lavoro, la sua tenacia e la sua determinazione, nonostante la malattia, tutto questo oggi non sarebbe stato possibile. Lo dicono Sabrina, Viviana ed Ernesto dell’Associazione Via ma ne è convinta tutta la città, soprattutto quelli che l’hanno conosciuta, per questo abbiamo deciso di pubblicare per intero il lungo comunicato dell’Associazione Via per raccontare, a chi ancora non la conoscesse, la storia che lega Annamaria Sammito alla Chiesa di San Nicolò. Queste le sue parole:“Ho iniziato ad occuparmi della Chiesa di San Nicolò Inferiore per la mia tesi di Specializzazione in Archeologia, dichiarava la dottoressa Sammito, dove ho censito tutti gli ingrottamenti del centro storico della città. Mi sono imbattuta in chiese rupestri, scoprendo quella di Santa Venera sull’omonima via, nel quartiere Catena. Questo mi ha portato a studiare le chiese in grotta del territorio e, naturalmente, anche quella di San Nicolò Inferiore…La Chiesetta bizantina, oltre a rappresentare un valore di notevole rilievo per il ricco ciclo pittorico, racconta la storia del vivere in grotta attraverso i secoli e le sue trasformazioni, e resta ad evocarne la suggestiva memoria nel cuore del barocco siciliano, fra le abitazioni attuali che ne hanno completamente sommerso ed obliterato le tracce”.
E questa è la storia:
“Nel maggio del 2021, qualche mese dopo l’annuncio del finanziamento del FAI- Fondo Ambiente Italiano- Intesa Sanpaolo per il restauro degli affreschi di San Nicolò Inferiore di Modica, l’archeologa Annamaria Sammito si presentò in chiesetta vestita di tutto punto. Tornava da un incontro istituzionale ma, come era solita fare, si infilò all’interno dell’ossario del nostro monumento per indagare ancora una volta sul materiale che vi giaceva. Ne uscì totalmente impolverata. Non era la prima volta che la dottoressa Sammito, funzionario ai BB. CC. AA. della Soprintendenza di Ragusa, si fiondasse con i tacchi in uno scavo archeologico e lei, San Nicolò Inferiore, la conosceva proprio bene. Avrebbe fatto di tutto per salvare la chiesetta bizantina e per proprio per tale ragione, mesi prima, aveva rilasciato un’intervista ad un quotidiano on line per sostenerla e supportarla come “Luogo del Cuore” del FAI. Qualche settimana dopo, nonostante la malattia, riunì noi dell’Associazione Culturale VIA, gestori del monumento, il Centro Studi sulla Contea di Modica, proprietari del sito, e i docenti dell’Università di Catania, per avviare una seria indagine diagnostica sugli affreschi più antichi. Ebbene, grazie ai primi studi e ai rilievi in laser scanner del generoso geometra Marcello Zago, si può adesso avvalorare l’ipotesi che San Nicolò Inferiore risalga al nono secolo e che sia veramente la chiesa più antica della nostra città. Ed il merito è sempre suo. Perché Annamaria era un pilastro dell’archeologia siciliana. E lei scavava sempre, soprattutto nei cuori di chi la conosceva. Lo strenuo impegno per l’archeologia, insegnata e praticata attraverso scavi e ricerche; la passione per la tutela e la salvaguardia del patrimonio del territorio, inteso nel suo inscindibile legame con la storia; la dedizione nei confronti del Museo Civico “F. L. Belgiorno” di Modica e del Parco Archeologico di Cava Ispica, sono stati i temi che hanno guidato la sua attività, sempre instancabile e generosa, per tutta la sua, purtroppo, breve vita.
Annamaria Sammito era nata a Modica nel 1965. Aveva conseguito la laurea in Lettere Classiche, indirizzo archeologico, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Aveva insegnato, come professore a contratto, presso l’Università di Catania (cattedra di Archeologia Tardoantica e Medievale) ed era funzionario direttivo archeologo della Regione Sicilia dal 2005. Dal 1995 ricopriva l’incarico di esperta catalogatrice nella sezione Beni Archeologici della Soprintendenza ai BB. CC. AA. di Ragusa e aveva, altresì, rivestito il ruolo di Direttore Onorario presso il Museo Civico di Modica, curandone la nuova sistemazione presso il Palazzo della Cultura, dal 2005 al 2019. Era stata Assessore alla Cultura della Giunta Buscema e aveva condotto, con la Dottoressa Salvina Fiorilla e il Dottor Giuseppe Terranova, gli scavi al castello di Modica dal 2008 al 2011. Numerose sono le sue pubblicazioni inerenti l’età preistorica, tardoantica e medievale del comprensorio di Cava Ispica e dei territori di Modica, Ispica, Scicli, Pozzallo e dei comuni limitrofi.
Sabato 21 gennaio 2023, in occasione della presentazione dei lavori di restauro di San Nicolò Inferiore finanziati dal FAI- Intesa Sanpaolo, la grande assente era lei che, invece, avrebbe dovuto essere la vera protagonista dell’evento.
Gli affreschi della chiesa di San Nicolò Inferiore sono finalmente tornati a risplendere; adesso è giunto per noi il tempo di ricordare Annamaria Sammito, affinché la lezione dell’archeologa non vada perduta e Modica possa così trarne un profondo insegnamento. Noi, della chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, glielo dobbiamo. La sua improvvisa scomparsa non ci ha più permesso di ringraziarla per il notevole contributo dato alla chiesetta bizantina. Ci resta solo quell’ultimo messaggio Whatsapp che le abbiamo inviato, con la scritta: “Sei mitica”. Un’emoticon a forma di cuore è stata la sua risposta, come sempre.
Crediamo sia doveroso mettere in risalto la figura della nostra amata Annamaria, nonché l’amore e l’impegno profusi per Modica, affinché proprio la sua città natia possa tributarle il meritato riconoscimento. Siamo convinti, infatti, che Modica le sia debitrice e che ciò possa contribuire alla crescita civica di tutta la nostra comunità. L’intitolazione della piazzetta Grimaldi permetterà di ricordare l’instancabile operato della dottoressa Sammito che, nel corso della sua breve ma intensa carriera, ha effettuato studi e ricerche anche riguardanti la chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore proprio lì ubicata. Siamo ben consapevoli del fatto che la legge sulla toponomastica preveda e regolamenti il trascorrimento di 10 anni dalla morte dell’individuo in questione, e che la scomparsa improvvisa di Annamaria Sammito sia avvenuta solo nel 2021. Tuttavia la stessa legge prevede l’ipotesi di una deroga nel caso di persone che si siano distinte per particolari benemerenze, ed è certamente il caso dell’archeologa Sammito”
Ma come si fa a partecipare alla petizione?
“Invitiamo tutti a contattare le associazioni che stanno partecipando all’iniziativa, o a raggiungere San Nicolò Inferiore dove si stanno distribuendo le schede cartacee per la petizione, che saranno presentate alle autorità competenti con un’istanza sottoscritta da numerosi esponenti del mondo culturale, politico e religioso della nostra Provincia”