“C’è chi vive i disabili e c’è chi vive grazie ai disabili” questa frase rispecchia alla perfezione quello che spesso accade attorno al mondo della disabilità e soprattutto mette in evidenza come c’è chi vive in prima persona il problema della disabilità e per questo ne comprende le ragioni e le difficoltà e chi invece la disabilità la vede solo come qualcosa da sfruttare a proprio vantaggio.
La situazione del Centro Diurno per Superabili di Pozzallo possiamo dire che è solo la punta dell’iceberg di una situazione molto più complessa che riguarda la gestione dei servizi sociali in città.
Una città che si vanta di essere “solidale” ma che già in passato ha dimostrato di non esserlo fino in fondo.
Il sindaco Ammatuna e l’assessore ai servizi sociali Azzarelli hanno più volte ripetuto che il centro è stato chiuso perché manca la firma del dirigente. Ma è davvero così? E’ davvero per una firma che tante famiglie sono state abbandonate a se stesse e sono costrette a non poter usufruire del centro per i loro figli disabili?
Eppure, facendo una breve ricerca abbiamo trovato questa informazione “Qualora in un Comune non vi siano figure dirigenziali, solo con un atto sindacale di attribuzione di dette funzioni le stesse possono essere esercitate da funzionari non dirigenti rimanendo riservate al Sindaco in assenza di tale atto di delega” (Stato Sez. V, 01-12-2006, n. 7081).
Insomma, se c’è la volontà, il sindaco può attribuire le funzioni anhe ad un funzionario del Comune, il quale firma il provvedimento. E’ noto infatti che per la legge Bassanini il sindaco non può firmare questo genere di atti, ma può farlo il funzionario delegato.
La legge sembra dire questo e quindi ci viene il dubbio che forse ci siano altre ragioni per cui non si può o non si vuole riaprire il Centro.
Comunque sentito il sindaco pare che dovrebbe arrivare il dirigente da Siracusa e che questo dovrebbe sbloccare la situazione ma potrebbe volerci del tempo perché non è ancora chiaro se si potrà affidare la gestione alla stessa cooperativa o si dovrà procedere a fare un nuovo affidamento.
Intanto pare che sia stata avanzata una generosa offerta da un privato cittadino che si è reso disponibile ad aiutare il centro. Un lieto fine che però per essere tale ha bisogno sempre del benestare del Comune di Pozzallo.