Una nota che lascia poco spazio all’immaginazione e che invece lascia spazio a molte considerazioni.
E’ quella della compagnia aerea Ryanair la quale annuncia che “è stata costretta a cancellare tutte le rotte da/per Comiso perché SAC, il gestore aeroportuale di Comiso, ha tentato di cambiare i termini del nostro accordo”.
La stessa compagnia inoltre aggiunge che “sarà lieta di ripristinare tutte le rotte nazionali e internazionali da/per Comiso con effetto immediato non appena SAC onorerà l’accordo negoziato e precedentemente accettato per iscritto”
Tra le reazioni quella dell’on Nello Dipasquale che dichiara: “La notizia dell’interruzione dei voli Ryanair da e per Comiso è grave: ciò dimostra che senza una strategia regionale complessiva sul futuro degli aeroporti, sia maggiori che minori, gli scali siciliani possono essere vittime dei capricci della compagnia irlandese da un momento all’altro”.
Il deputato regionale del Pd annuncia di aver già scritto al Presidente Renato Schifani e all’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, chiedendo loro di metter su urgentemente un tavolo di confronto per impedire che i voli per lo scalo ibleo siano fermati. “Leggendo la nota di Ryanair, dichiara l’on Dipasquale, si ha l’impressione che la decisione sia una ritorsione bella e buona nei confronti di SAC, ma a farne le spese sono solo i cittadini siciliani, quelli del Sud-Est in particolare. Chiedo al Governo regionale il massimo impegno e azioni decise per fare sì che non si verifichino situazioni analoghe”.
Al momento nessuna replica da parte della Sac ma certamente arriverà presto anche perché gli abitanti di questa provincia pretendono di sapere di chi è la colpa di questa decisone, una decisone che danneggia pesantemente un territorio già isolato. Così come si attendono le reazioni di quella parte politica che continua a non tutelare il territorio che rappresenta in tutte le sedi istituzionali.
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Che Ragusa fosse una (ex) provincia babba lo sostenevano a torto o ragione già nei decenni passati. Oggi, relativamente a questa situazione, si sta effettivamente dimostrando una provincia babbazza.
Perché ci dobbiamo inchinare alla Sac? Perché abbiamo lasciato alla società catanese il potere di fare il bello e il cattivo tempo sulla gestione dell'aeroporto ibleo?
I nostri politici, gli imprenditori di questo territorio spingono moltissimo sulla necessità di valorizzare il territorio, di renderlo sempre più attrattivo dal punto di vista turistico ma anche commerciale, e poi non si riesce ad esprimere una presenza forte nella gestione di un'infrastruttura fondamentale come un aeroporto. Nonostante tutti gli esperimenti di mettere insieme le forze dei comuni di "Enjoy Barocco", restiamo fermi a visioni miopi del futuro, anzi del presente. È possibile che questo territorio non riesca ad appropriarsi delle risorse che ha e a metterle a frutto davvero e a non limitarsi a raccattare solo le "molliche" che gli altri lasciano cadere dal loro tavolo lucullianamente imbandito?