La speranza è che questa nuova scoperta fatta a gennaio possa essere restaurata e resa fruibile ai visitatori. Stiamo parlando della tela del XVI secolo rinvenuta durante lavori nella sacrestia della chiesa di San Pietro a Modica.
Dopo il ritrovamento del dipinto di San Nicola avvenuto nel 2019 una nuova entusiasmante scoperta: a Gennaio durante alcuni lavori di sistemazione dei locali della sacrestia, all’interno di un vano nascosto è stata rinvenuta, in maniera fortunosa dal volontario Andrea Pulino, una tela di m. 5 x m. 3,30.
L’opera, arrotolata su se stessa, raffigurava il Martirio di S. Pietro Apostolo. Subito dopo la scoperta il Parroco Don Giuseppe Stella ha provveduto a comunicare la notizia agli organi competenti, l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Noto e la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa. Lo stato di conservazione risulta precario in quanto la tela è stata probabilmente staccata dal telaio originario.
La Parrocchia ha provveduto a creare un team di ricerca di operatori del settore e studiosi coordinati con le associazioni Petra Mazara e La via delle Collegiate che operano per la valorizzazione del Duomo di San Pietro.
Da una prima ricognizione risulta che la tela è riferibile al XVI sec., la presenza di uno scudo araldico alla base del dipinto fa prevalere l’ipotesi che la committenza sia da attribuire alla famiglia Lorefice. Viene citata, nella visita pastorale del Vescovo Francesco Fortezza a Modica nel 1683, una cappella nella chiesa dedicata al Martirio di San Pietro, è probabile che il dipinto vi fosse posto all’interno.
La regione Sicilia su domanda presentata dal Parroco, visto l’importante valore storico e artistico del ritrovamento, ha già stanziato la somma 15.000€ per coprire circa la metà delle spese necessarie per il restauro.
“Confidiamo, dicono dalla Parrocchia, che nell’approssimarsi delle celebrazioni in onore di San Pietro Apostolo Patrono della città, possa essere pienamente visibile ai fedeli tornando ad arricchire il grande patrimonio culturale e spirituale della nostra chiesa.”