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Discarica Lanzagallo Pozzallo: Stop dall’UE? Enzo Galazzo smorza l’entusiamo del sindaco

Il Sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, nei giorni scorsi ha espresso soddisfazione per la Direttiva emanata dalla Commissione europea sulla questione ambientale che mette in dubbio la realizzazione della discarica di Lanzagallo.

Ma oggi, a smorzare l’entusiasmo del sindaco, arriva una nota dell’avvocato Enzo Galazzo che precisa: “l’approvazione della Direttiva non produce automaticamente effetti, ma necessita di un intervento mediato degli Stati membri.

Senza entrare nel merito dei risvolti problematici (periodo intercorrente tra l’entrata in vigore della direttiva e suo mancato recepimento nel termine previsto) deve essere tenuto in conto il tempo occorrente prima che il Governo nazionale si adegui alla Direttiva, per conoscerne forme e mezzi, presupposti dei quali l’esultante Sindaco non sta tenendo conto, soffermandosi sulla ennesima suggestione da offrire ai cittadini per colmare il vuoto di quel che avrebbe dovuto fare, e non ha fatto.

Poco meno di due anni fa il Comune di Pozzallo ha impugnato la delibera adottata dall’ATO 7 di Ragusa, che localizza il primo sito per lo smaltimento della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani, avanti il TAR di Catania nell’area “Lanzagallo” chiedendone l’annullamento, ovvero la riforma segnalando tra l’altro violazioni dei vincoli di localizzazione.

Per quel che è dato sapere il ricorso è ancora pendente ed è da presumere che l’iter si trascinerà per non meno di un anno ancora. Ma è altresì da presumere che i tempi occorrenti per conferire efficacia alla Direttiva europea saranno ben più lunghi con il rischio che Pozzallo si ritrovi, nelle more del deposito della sentenza del TAR, con l’impianto di smaltimento alle sue spalle, in quell’area ove non cessa, da decenni a questa parte, la gara per insediarvi attività inquinanti. Con il paradosso, stavolta, che è proprio il Sindaco di Pozzallo a perorarne la scelta.

L’auspicio è che il ricorso venga accolto in via principale (annullamento della delibera), che sia esclusa ogni altra ipotesi (zona ASI), e che il Sindaco consideri più attentamente le cause del temuto scempio, specie quelle determinate dalle sue improvvide scelte”, conclude Galazzo.

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Cinzia Vernuccio