Nonostante la pioggia, la piazza ha risposto con entusiasmo e partecipazione, al primo comizio della campagna elettorale delle amministrative,che ha visto ieri, la presenza a Modica, del deputato regionale di Sud chiama Nord Cateno De Luca. Ad introdurlo il referente cittadino del partito Emanuele Cavallo e la candidata sindaca Ivana Castello.
L’on De Luca ha sottolineato la necessità di scardinare quello che è stato definito, anche dalla candidata, “il sistema Abbate” un sistema che si basa sul vecchio modo di fare politica dove tutto il potere è incentrato nelle mani di una sola persona che decide, senza dover rendere conto del proprio operato a nessuno.
“Eppure, ha ricordato l’on De Luca, esiste una legge in Sicilia la legge 7 del 1992, che impone ai sindaci di rendicontare annualmente al consiglio comunale sull’attuazione del proprio operato. Perché quando si viene eletti si stringe un patto con i propri elettori e questo patto non può essere tradito. Ma l’ex sindaco Abbate, in questi nove anni, non ha mai presentato al consiglio la relazione sul suo programma perché lui non ha mai dovuto rispondere a nessuno del proprio operato. Ed è proprio questo sistema, ha sottolineato Cateno De Luca, che deve essere eliminato. Modica è una città bellissima ma che non può vivere di rendita, ha bisogno di una guida seria che restituisca libertà e dignità a questa città e Ivana Castello deve avere la forza insieme a tutto il gruppo di andare avanti senza farsi intimidire. I cittadini di modicani non devono avere paura di esprimere il loro consenso perché quando sono dentro la cabina elettorale devono fare i conti solo con la propria coscienza”
Un appello che la candidata ha fatto suo e,rivolgendosi ai modicani, ha ribadito, senza mezzi termini: “Modica è una città bellissima, che ha dato i natali a personaggi illustri, che ha delle eccellenze in vari settori e che non merita di essere trattare in questo modo, senza rispetto ne per lei ne per i suoi cittadini che non possono continuare a votare questo sistema, che non possono votare Cuffaro, che non possono votare la Lega, perché votarli significa continuare a mantenere in vita un sistema dove i diritti si trasformano in cortesia, dove il Comune non è più la casa di tutti ma viene gestito come se fosse casa propria e quindi dove si può fare quello che si vuole. Noi ci siamo e siamo sempre più determinati ad andare avanti per il bene di questa città. Siamo pronti a raccogliere l’appello di Cateno e fare nostro il suo sogno quello di affidare questa città, e speriamo presto anche la Sicilia, nelle mani di persone libere che possano restituirle la dignità che merita”