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Il dopo Ragusa – Real Aversa di ieri è sempre più infuocato, l’ASP risponde a sua altezza reale, il Ragusa lo querela

Ragusa – Il post partita Ragusa – Real Aversa di ieri che grazie alla vittoria delle “Aquile Azzurre” (nella foto i festeggiamenti di fine partita) con un punteggio tennistico (6 – 0) ha regalato la salvezza alla squadra di Filippo Raciti e sancito la retrocessione in Eccellenza della squadra di cui è proprietario il Principe Emanuele Filiberto diventa sempre più infuocato e molto probabilmente dal campo l’incontro si trasferirà nelle aule dei tribunali.

Dopo le pesanti dichiarazioni del patron della squadra campana, che ha dichiarato che i suoi atleti sono stati “intossicati” volutamente dalla struttura alberghiera ragusana che ha ospitato la formazione campana e fatto ancora più grave che la dottoressa che li ha presi in cura al pronto soccorso del “Giovanni Paolo II” era il medico sociale della formazione ragusana e che era seduta in panchina, le risposte da parte sia dell’Asp di Ragusa sia dello stesso Ragusa Calcio non si sono fatte attendere molto.

L’ASP di Ragusa con una nota ha rimandato al mittente le insinuazioni precisando che in riferimento al comunicato stampa diffuso da Sua Altezza Reale, Principe Emanuele Filiberto di Savoia, l’ASP di Ragusa precisa che,
domenica mattina, alle ore 10.10, si presentava presso il Pronto soccorso del P.O. “Giovanni Paolo II” un tesserato della società di calcio Real Agro Aversa, accompagnato da due persone. Dopo l’accettazione in Triage e in virtù dei sintomi manifestati (dolore addominale, febbre, vomito, diarrea), al paziente veniva assegnato un “codice verde”. Dopo una rivalutazione visiva da parte dell’infermiere di Triage alle 10.31, l’unico medico in servizio, di sesso maschile, prendeva in carico l’assistito alle 11.03. Al paziente veniva preso un accesso venoso per eseguire gli esami di laboratorio e somministrata una terapia.

Il medico in servizio, di fronte alle richieste dell’accompagnatore sui tempi di permanenza nella struttura, spiegava che era necessario attendere la risposta alla terapia e il risultato degli esami, che verranno stampati alle 12.19. All’esito della diagnosi di Gastroenterite, però, il calciatore aveva già abbandonato assieme agli accompagnatori i locali di PS.
Inoltre, a seguito di verifica interna, si segnala che all’interno del Pronto Soccorso non era presente alcuna dottoressa. Qualsiasi ricostruzione successiva, pertanto, è destituita di ogni fondamento.

Il Ragusa Calcio, invece, per la tutela della propria immagine e dignità, ha dato mandato ai suoi legali per presentare querela nei confronti del principe Emanuele Filiberto, confermata da una nota ufficiale diramata poco fa.

“La dirigenza dell’Asd Ragusa Calcio – è scritto nella nota firmata dall’avvocato Fabrizio Cavallo – ritiene inaccettabili e deliranti le parole del dottor Emanuele Filiberto di Savoia che lascia intendere che vi sia stato addirittura una sorta di complotto ordito dall’Asd Ragusa Calcio, complotto che avrebbe portato all’avvelenamento dei giocatori del Real Aversa che, per questa ragione, avrebbero perso il match in questione. Le parole scritte dal proprietario del Real Aversa, non solo sono infamanti, ma offendono profondamente la squadra e tutta la comunità ragusana. I giocatori dell’Asd Ragusa Calcio hanno sempre affrontato, assieme alla dirigenza, le vittorie e le sconfitte in campo, a testa alta e con grande dignità”.

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Claudio Abbate