La notizia della riconferma della bandiera blu per i comuni di Ragusa, Modica, Ispica e Pozzallo ha tenuto banco per parecchi giorni con interventi di tutti gli amministratori ex e attuali che si sono vantati di aver raggiunto questo importante traguardo.
Ma non tutti considerano solo gli aspetti positivi. Il consigliere di Ispica Gianni Stornello parla infatti di “mezza bandiera”
Ma andiamo per ordine e partiamo da Pozzallo che certamente merita una citazione a parte perché è la ventesima e quindi giustamente il sindaco lo definisce “ bello e significativo che conferma come il nostro litorale venga attenzionato sotto tutti i punti di vista e certificato come tale con il riconoscimento della Bandiera Blu da parte di un organismo che è la FEE”
Ovviamente bisogna precisare quando si parla di Bandiera Blu questa non riguarda tutte le spiagge ma in particolare, ad esempio su Pozzallo, riguarda la spiaggia di Raganzino. Lo stesso vale gli altri Comuni, su Modica e Ragusa ci sono quelle rispettivamente di Marina mentre su Ispica ci si riferisce solo alla spiaggia di Santa Maria del Focallo.
In questo caso però c’è chi fa notare che forse si tratta di una mezza bandiera. A dirlo è il consigliere comunale del partito democratico Gianni Stornello.
Stornello mette in evidenza come nonostante l’orgoglio per aver ottenuto il prestigioso riconoscimento purtroppo bisogna sottolineare che “per il secondo anno la bandiera è dimezzata perché può sventolare solo sul primo tratto di spiaggia, quello di Santa Maria del Focallo che dal Soda arriva a Marispica e non, come avveniva prima, anche sul versante della Marza, Ciriga soprattutto”.
Il consigliere si chiede perché “Non certo, dichiara, per il demerito della qualità delle acque, la pulizia dell’arenile o per la mancanza dei requisiti richiesti. Ma, spiega per l’assenza dei bagnini”.
Pare infatti che da due anni la FEE, la Foundation for Environmental Education che attribuisce le Bandiere Blu, chiede la rigida attuazione della legge che impone un bagnino ogni ottanta metri di spiaggia. E visto che la spiaggia ispicese è lunghissima e che i lidi attrezzati, che hanno i loro bagnini, non riescono a coprirla sufficientemente ecco che, dichiara, “siamo stati tanto bravi da trasformare una risorsa (la lunghezza della spiaggia) in un problema (i costi per mantenerla)” .
Il consigliere Stornello spiega che il Comune, ha dovuto scegliere, avendo quel maledetto problema della difficoltà finanziarie. E ha istituito le torrette coi bagnini (come quella sullo sfondo della foto qui sotto) solo a Santa Maria del Focallo, senza sforzarsi più di tanto per non considerare un pezzo importante del patrimonio ambientale e turistico del territorio un costo”.
Si tratta di un costo insostenibile che i contributi regionali esigui per chi prende la Bandiera Blu (Ispica ha avuto 23.718,25 euro presi nel 2022 per il 2021, 58.339,26 euro nel 2021 per la Bandiera Blu 2020) non riescono a coprire.
“Eppure, aggiunge il consigliere del Pd, la fascia costiera che, con un’espressione ad effetto, è stata considerata un comune nel comune, potrebbe autofinanziarsi se solo si recuperassero l’elusione e l’evasione fiscale che, proprio in questa parte di territorio ispicese, hanno raggiunto percentuali impressionanti che vanno ben notevolmente al di sopra del cinquanta per cento. Non si tratta di imporre nuove tasse o di accanirsi su chi le paga. Si tratta solo di far pagare canone idrico, TARI e IMU a quei titolari di case di villeggiatura (o anche di residenza) che non li pagano. Un’ingiustizia fiscale e sociale si sta trasformando in un danno notevole che incide sui servizi tipici che una zona di mare “stellata” dovrebbe avere. Un altro triste capitolo del declino di Ispica”