Ragusa – Anche a Confcommercio e Federalberghi Ragusa le parole del principe Emanuele Filiberto, proprietario del Real Aversa all’indomani della gara di play out persa della sua squadra con un netto 6 – 0, non sono piaciute assolutamente, perchè i presunti “avvelenamenti” subiti dai giocatori campani sono parole diffamatorie e ledono la reputazione di un intero settore turistico ibleo.
“Si tratta di affermazioni assolutamente infondate, diffamatorie ed inaccettabili – sottolineano da Confcommercio e Federalberghi provinciale Ragusa – volte a far intendere addirittura la presenza di una sorta di complotto per far perdere alla squadra avversaria l’incontro. L’accusa di avere avvelenato i giocatori ospiti, peraltro in ritiro da più giorni in una nota struttura alberghiera locale e di pregio storico, appare essere diffamatoria di tutta la categoria delle imprese e del contesto produttivo e turistico-alberghiero locale. La comunità ragusana, il settore produttivo intero e tutte le imprese del settore turistico alberghiero hanno subito – in maniera gratuita ed ingiustificata – le offese da parte di Emanuele Filiberto di Savoia e per tale ragione Confcommercio Ragusa si è confrontata con i propri legali Francesco Guastella e Fabrizio Cavallo al fine di procedere – nelle competenti sedi civili e penali – con lo scopo di tutelare l’immagine di tutto il tessuto produttivo locale”.
“Era il minimo che potessimo fare – afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – per tutelare le nostre imprese”.
“Inaccettabile – aggiunge il presidente sezionale dell’associazione di categoria, Danilo Tomasi – che sia stato leso il nome delle strutture ricettive della nostra città”.
“Era opportuno – conclude il presidente Federalberghi Ragusa, Rosario Dibennardo – mettere in rilievo la bontà dell’operato delle imprese della città, tra l’altro in un periodo di grande afflusso turistico. Il danno d’immagine che il Ragusano ha ricevuto da questa storia è incalcolabile”.