I lavoratori Asu dei Comuni iblei si stanno organizzando per partecipare al sit-in in programma il 25 maggio a Palermo, dalle ore 9.30. L’incontro é a Piazza Indipendenza, sotto le finestre della Presidenza della Regione, a Palazzo d’Orleans.
I lavoratori ASU, Attività Socialmente Utili, sono tutti quei lavoratori che rientrano in determinate categorie e che versano in uno stato di svantaggio nel mondo del lavoro. A tal fine sono impiegati a servizio di tutta la collettività).
Dopo 25 anni di precariato chiederanno un contratto a 36 ore a tempo indeterminato, il riconoscimento dei contributi pregressi che diano diritto ad una pensione dignitosa, il riconoscimento dei diritti lavorativi non goduti (ferie, tredicesima).
“La Commissione Europea sui diritti del lavoratore ha intimato, già da tempo, all’Italia, di porre fine al precariato. Ma definire i lavoratori ASU solamente dei precari é poco.
In molti ancora, alle soglie dei 50/60 anni, sono ” aspiranti precari, perché i veri precari hanno già un contratto a tempo determinato. Difficile reinventarsi a questa latitudine, pur con formazione, dopo avere impiegato 25 anni in postazioni fisse e non.
Gli Asu ricevono una retribuzione da parte della Regione, con i soldi dei Cittadini , come sussidio di disoccupazione, pur dando servizi pubblici lavorando 365 giorni l’anno, anche nel periodo della pandemia senza mai un contratto, come se fosse una loro colpa non averne uno” denunciano i lavoratori ASU.
Gli organizzatori del sit-in invitano tutti i lavoratori ASU a partecipare alla missione palermitana di giovedì mattina.