I Carabinieri delle Compagnie di Modica e Noto supportati dai NAS di Ragusa e dal Reparto Tutela Agroalimentare di Messina hanno scoperto e sospeso le attività di un caseificio e di un allevamento di proprietà di un pregiudicato di 43 anni.
I motivi della sospensione sono dovuti alle numerose mancanze (da quelle igienico sanitarie a quelle amministrative) venute fuori durante i controlli.
I controlli dei Militari dell’Arma sono stati effettuati in un allevamento di circa 700 capi di bestiame fra ovini e caprini, tra i territori di Ispica e Rosolini.
Nel suddetto allevamento, infatti, il proprietario era privo dell’autorizzazione a movimentare il bestiame, la produzione di alimenti è risultata non conforme, oltre all’omessa registrazione dell’allevamento, l’irregolare identificazione degli animali, l’assenza della predisposizione delle procedure per l’autocontrollo nonché la sussistenza di consistenti carenze igienico sanitarie.
Il proprietario dell’allevamento, inoltre è anche il titolare di un caseificio in contrada Renno, nel comune di Noto che è risultato sprovvisto della segnalazione certificata di inizio attività.
I carabinieri, dunque, hanno sequestrato 15 chilogrammi di formaggio e ordinato la distruzione di oltre 100 litri di latte di pecora e sanzionato l’allevatore per oltre 6000 euro per delle irregolarità amministrative e su disposizione del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Siracusa hanno sospeso l’attività fino a quando l’azienda in questione non si metterà in regola con le prescrizioni previste dalla legge.
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