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Modica: Pronto Soccorso al collasso invaso da barellati in attesa. Una storia infinita che nessuno vuole risolvere

Una storia che purtroppo si ripete da anni e che sembra non solo non trovare soluzione ma peggiorare di giorno in giorno. Al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica in queste ore si vivono momenti di panico totale. La denuncia arriva da un cittadino che scrive questo post accompagnato dalla foto:

E questo fra l’altro è un post di aggiornamento che segue al primo post sempre dello stesso cittadino che si trova al Pronto Soccorso già da un giorno e che solo qualche ora prima scriveva:

Come vedere nel giro di poche ore i numeri sono raddoppiati e i 25 barellati sono diventati 50 e continuano ad arrivarne altri senza che si riesce a smaltire la situazione. 

Ma queste storie purtroppo le abbiamo già lette, le abbiamo già denunciate e ad oggi non è cambiato niente. Sembrano non capire che la sanità è una priorità, che non ci interessa che arrivino fondi per feste e festini vari quando poi ci troviamo in quello che viene definito un Inferno Dantesco.

Ma chi deve ascoltare, chi potrebbe fare qualcosa non fa niente. Ci si vanta piuttosto dell’arrivo della nuova Tac una goccia in un deserto. 

“Mancano i medici” è la riposta che viene data. Ma la soluzione qual’e’? In altre regioni hanno risolto facendo venire medici da altre nazioni. Si può fare anche a Modica? C’è l’interesse a risolverla questa situazione o magari si ha intenzione di chiudere l’Ospedale Maggiore? Nel disegno di “affossamento” di questa provincia c’è forse anche questo obiettivo?

Accogliamo la provocazione di chi, da semplice cittadino, invita ad andare a visitare il Pronto Soccorso, invece di stare nei propri palazzi con l’aria condizionata comodamente seduti in poltrone che non meritate e, non siamo certo noi a dirlo, ma sono i fatti a dimostrare tutta l’inadeguatezza di una classe dirigente che non ha fatto una sola cosa per il bene di questa provincia.

Un appello va fatto anche ai pochi medici rimasti affinché si ribellino alle condizioni di lavoro in cui sono costretti ad operare, supplendo alle mancanze di colleghi e ovviamente impossibilitati ad essere presenti 24h su 24h.

Ma l’appello più grande va rivolto ai cittadini, perché è arrivato il momento di protestare e di scendere in piazza seriamente non solo per festeggiare gli scudetti, qualcuno tra i commenti ha proposto di farlo. Forse è arrivato il momento di far sentire seriamente la propria voce, perché c’è in ballo la vita delle persone e, con la vita delle persone, non si può giocare, oggi è successo al cittadino che ha denunciato, altri non denunciano e subiscono attese interminabili.

Arrivare al Pronto Soccorso e trovare una simile situazione, questo è un problema che riguarda tutti.

Published by
Mariacarmela Torchi