A seguito dei recenti fatti avvenuti a Scicli interviene il Partito Democratico con una lunga nota indirizzata al sindaco Mario Marino.
“Lo avevamo detto a giugno scorso, quando un accoltellamento a settimana ci era sembrato un record francamente poco onorevole da detenere, lo abbiamo ripetuto quest’estate quando le notizie di abusi e illegalità rilevati nelle attività della fascia costiera avevano rivelato un diffuso sentimento di spregio delle regole, anche le più banali.Lo ripetiamo adesso, di fronte all’ennesima rissa che ha animato il centro cittadino in un tranquillo sabato sera, la situazione sta diventando insostenibile ed è arrivato il momento di smettere di ballare!!!”
Esordisce così il Partito Democratico rivolgendosi all’amministrazione dopo l’ennesima rissa avvenuta nel cuore della città.
“Da domani-prosegue la nota– ci aspettiamo che il Sindaco, la sua Giunta di destra e tutti i consiglieri della maggioranza, con la stessa sollecitudine con cui si presentano a tagliare nastri, vadano a battere forte i pugni sui tavoli della Prefettura e di tutti gli altri organismi coinvolti chiedendo che si pongano in essere tutte le misure necessarie per il ripristino della legalità e della sicurezza dei cittadini, ci aspettiamo l’istituzione permanente del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, ci aspettiamo una risposta, celere ed efficace.
E però, non siamo così miopi da non vedere che non si tratta solo di criminalità, lo vediamo che ci sono i segnali di un disagio più profondo e più lontano, per questo chiediamo che il Sindaco e il suo Assessore ai Servizi Sociali affrontino il problema alla radice.
È arrivato il momento– conclude il Pd- di aprire un’interlocuzione serrata e fattiva con tutte le istituzioni coinvolte, a partire dagli istituti scolastici, affinchè si avviino progetti che affrontino il disagio giovanile, la dispersione scolastica e in generale tutti quei fenomeni che sono alla radice degli episodi di violenza cui stiamo assistendo. La città si aspetta delle risposte e non merita il muro di silenzio che arriva dal Palazzo.”