Scicli

Il sindaco di Scicli si difende: “Ho fatto tutto il possibile” e minaccia di denunciare chi lo ha offeso

L’intervento del Presidente dell’associazione commercianti di Scicli, che nell’estremo tentativo di difendere i suoi interessi, essendo esso stesso un commerciante e poi quelli dell’amministrazione a cui è legato, ha determinato la presa di posizione anche del Primo cittadino di Scicli.

Il presidente dei Commercianti, forse involontariamente, ha attaccato la stampa per aver acceso i riflettori su una vicenda che a suo dire poteva essere trattata nell’anonimato in modo da non disturbare lo shopping dei turisti e degli sciclitani.

Queste dichiarazioni hanno suscitato parecchie polemiche dimostrando come a volte, la migliore soluzione è quella di tacere. Ma a quanto pare questa non è la linea che hanno deciso di tenere gli attori coinvolti in questa vicenda in primis il sindaco che ieri , subito dopo il nostro articolo, è uscito con un comunicato che riportiamo integralmente per dare la possibilità di replica al primo cittadino.

Nel comunicato il sindaco Marino scrive: “Ci sono due tipi di derive pericolose allo stesso tempo. Quello dei gesti e quello delle parole. I recenti fatti di cronaca che hanno interessato il territorio di Scicli, con il coinvolgimento anche di giovanissimi in episodi di violenza, rappresentano una potenziale deriva rispetto a cui l’Amministrazione Comunale ha posto in essere una serie di presidi e di tutele, grazie alla costante collaborazione con la Prefettura, la Questura e le Forze dell’Ordine tutte. Il sindaco Mario Marino ricorda che ha chiesto e ottenuto Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con specifico riferimento ai problemi di Scicli, che si sono tenuti e hanno determinato servizi e dispositivi di prevenzione e controllo, alcuni dei quali molto visibili in queste settimane. I posti di blocco, le perquisizioni domiciliari, l’uso di unità cinofile e le denunce per spaccio di droga, le attività info investigative, alcune delle quali in corso e condotte con moderne tecniche di reperimento delle prove, sono la prova tangibile che lo Stato, nelle sue manifestazioni istituzionali, non ha sottovalutato per un solo attimo l’evolversi di alcune dinamiche sociali nella nostra comunità. Alla deriva dei gesti tuttavia si affianca a volte la deriva delle parole, vieppiù oggi che i social media danno a tutti libertà di esternazione. Rispetto all’uso violento, sguaiato delle parole, irrispettose delle Istituzioni, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità nelle sedi deputate, dando prova di se e delle proprie qualità davanti alla comunità, che osserva e trae le proprie serene valutazioni.

E’ anche probabile che al sindaco non sarà piaciuta l’ironia che si è scatenata attorno ad una foto pubblicata da un gruppo che fa dell’umorismo sulla città e che è stata ripresa anche da noi. La satira si sa a volte è spietata ma non mente. Ed è questa la sua forza, perché prende spunto sempre dalla realtà e la realtà dice che il sindaco o chi per lui, inopportunamente, ha realizzato una festa mentre la città viveva momenti difficili, di paura.

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Redazione