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1923-2023: lo scoutismo a Ragusa compie un secolo, un’avventura infinita che prosegue

Numerose le iniziative per festeggiare il centenario dal 23 settembre al 21 ottobre

Lo scoutismo del capoluogo è in festa. Sono trascorsi 100 anni, documenti ufficiali alle mani. Ma forse non è così. E’ probabile che i primi scout a Ragusa siano comparsi qualche anno prima. Ma va bene così. Celebrare 100 anni di storia e di presenza è un successo e un traguardo ambito.

La storia dice che il 23 settembre del 1923 veniva fondato il gruppo scout ASCI Ragusa 1, presso la cattedrale di San Giovanni Battista, prima esperienza di scoutismo nella provincia di Ragusa. Quest’anno ricorre il centenario del gruppo, nel frattempo diventato AGESCI Ragusa 1, attualmente con sede presso la parrocchia Maria Regina.       

Si tratta di festeggiamenti rivolti a tutti: ai ragazzi, alle loro famiglie, ai capi, agli amici, ai “vecchi scout” e, in generale, a tutti i cittadini. È una preziosa occasione in cui le vecchie e le nuove generazioni di scout si incontrano aprendosi alla città; testimonianze, confronti, riflessioni che permettono di unire il passato con il presente, per realizzare che nel corso di questi 100 anni il mondo sarà anche profondamente cambiato, ma lo spirito scout è ancora valido ed attuale: i ricordi vividi degli scout che rappresentano la storia del gruppo, i loro racconti, le loro emozioni, le loro sensazioni vivono in una fedele ed immutata esperienza scout dei giorni nostri e di quelli che verranno…un’avventura infinita!

Una festa che sarà vissuta proprio a cominciare dal 23 settembre 2023, presso i Giardini Iblei con alle 19.30 la presentazione del libro “100 anni in 100 parole – raccolta di testimonianze, emozioni e racconti dell’avventura scout a Ragusa” e alle 21 l’animazione della band “Unabandacasu”; e poi ancora, la mostra interattiva e sensoriale di cimeli, foto, ricordi dello scoutismo ragusano intitolata  “Un’Avventura infinita – 100 passi lungo il sentiero dello scoutismo ragusano” presso il Centro Commerciale Culturale, dal 5 all’ 8 ottobre, e l’inaugurazione della nuova sede il 21 ottobre alle ore 16.30 presso la Parrocchia Maria Regina.

In questi 100 anni trascorsi, lo scoutismo ragusano è stato segnato dai vari eventi storici-culturali che si sono susseguiti nel tempo e che hanno, inevitabilmente, richiesto adattamenti e cambiamenti.

Dal ventennio fascista, con l’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime”, anche le associazioni giovanili, tra cui lo scoutismo, vennero soppresse, in favore dell’imposizione di un’educazione omologata.

Solo nel 1944 a Ragusa così come nel resto d’Italia furono ricostituiti i reparti scout. Successivamente, alla fine degli anni ’60 ( movimenti studenteschi, ispirati da Marcuse), misero a dura prova anche lo scoutismo ragusano, che seppe, però, sopravvivere, adeguandosi e riadattandosi, fino a giungere nel 1974 alla scelta della coeducazione (educazione condivisa tra maschi e femmine) con la nascita dell’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), scaturita dalla fusione delle precedenti associazioni ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), aperta solo ai maschi e AGI (Associazione Guide Italiane), aperta alle donne.

Ovviamente la storia dello scoutismo a Ragusa è segnata dalla nascita di altri gruppi, più o meno confessionali. Come il Cngei, movimento laico, ma interprete fedele degli insegnamenti di B.P. e gli Scouts d’Europa- Fse, seconda associazione scout italiana per numero di iscritti. Anche loro fanno parte della storia come tante altre associazioni che si ispirano alla pedagogia di Badel Powel, compreso quel meraviglioso movimento degli Adulti Scout ( Masci).

La capacità di stare al passo coi tempi, interrogandosi di volta in volta sulle esigenze educative e approfondendo le intuizioni pedagogiche, unita al suo metodo che si rivolge direttamente ai giovani, gli ha permesso di essere un valido strumento educativo capace di appassionare ragazze e ragazzi 100 anni fa, proprio come oggi, permettendogli di essere un movimento in continua crescita, proponendosi di interpretare le esigenze del territorio cittadino, dal centro storico alle periferie, sviluppando la sua azione educativa oltre che nelle sedi già citate, presso la parrocchia dell’ Angelo Custode negli anni ’60 e ’70; presso l’allora chiesa di San Paolo sita in via Carducci dalla fine degli anni ’70 per finire, prima del recente trasferimento a Maria Regina, presso la chiesa dell’Ecce Homo a partire dalla seconda metà degli anni ’90.

Attraverso la fantasia, il gioco, l’avventura, la vita all’aria aperta, l’esperienza comunitaria, la fraternità internazionale, la progressiva ricerca del senso della vita e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale, lo scoutismo si prefigge l’obiettivo di “formare uomini liberi e buoni cittadini”; ad oggi nella zona Iblea, ogni anno, circa 500 ragazzi, giocano il “Grande Gioco” dello scoutismo perseguendo questo nobile obiettivo. Proseguendo così la strada tracciata, da tanti pilastri dello scoutismo ragusano, che sicuramente saranno ricordati nel corso delle manifestazioni per il centenario.

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Redazione