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La Virtus Ragusa vince la Coppa Sicilia, in finale battuto largamente il Cus Catania

Cus Catania 69

Virtus Ragusa 90

Parziali: 13 – 21, 32 – 46, 50 – 68.

Cus Catania: Arcidiacono, Sidibe 2, Consoli, Giuffrida, Valle 12, Corselli 8, Lo Iacono 18, Prior Ruiz 15, Mpeck, Laurynas 8, Raciti, Cuccia 6. All. Russo
Virtus Ragusa: Cioppa 9, Brown 23, Sorrentino 20, Vavoli 8, Gaetano 12, Tumino, Mirabella 2, Simon 8, Calvi 6, Piscetta 2. All. Recupido

Catania – La Virtus Ragusa mette le mani sul primo trofeo stagionale: la formazione di coach Recupido batte il Cus Catania e conquista la Coppa Sicilia al termine di un weekend coi baffi, iniziato con la vittoria in semifinale su Capo d’Orlando.

Per i ragusani, che controllano il punteggio dall’inizio alla fine, è il miglior viatico in attesa del debutto nel campionato di Serie B interregionale, in programma domenica prossima contro il Basket School Messina.

La Virtus entra in campo con la faccia giusta. La tripla di Cioppa vale il 4 – 9, poi carbura Marcus Brown (MPV del match) che distribuisce assist (due per Vavoli) e gonfia il proprio tabellino (saranno 12 punti nel primo quarto, 22 alla fine) sperimentando molteplici soluzioni: in contropiede, dal palleggio e dall’arco.

La difesa di Recupido sporca le percentuali offensive del Cus Catania e al 10’ Ragusa architetta una mini fuga sul 13 – 21.

In avvio di secondo parziale sale in cattedra Ugo Simon. Una tripla del nigeriano, replicata immediatamente da Brown, valgono l’allungo sul +13. Calvi chiude con la schiacciata a rimorchio e la bilancia pende tutta dalla parte della Virtus, che ritocca il massimo vantaggio più volte fino al 23 – 41 (con un’altra tripla di Simon). L’ingresso di Tumino e Mirabella, col secondo già a referto prima dell’intervallo, consente a Recupido di allungare le rotazioni a far rifiatare il quintetto iniziale. Il Cus si aggrappa con orgoglio e riesce a limitare il passivo all’intervallo lungo: 32 – 46.

La Virtus non perde quasi mai il controllo, con Gaetano molto ricercato dentro l’area, ma il Cus Catania, nel momento di maggiore difficoltà (37-61), si risveglia dal torpore con un 9 – 0 di parziale che induce Recupido al timeout. Qualche palla persa di troppo ridà fiato alla partita. Poi sale in cattedra Sorrentino, che addomestica i tentativi di rimonta etnei. La tripla del capitano vale il +20.

Qualche passaggio a vuoto dell’attacco della Virtus in avvio di quarto periodo esalta i decibel del “PalaCus”. Catania torna a -15, ma Sorrentino e Calvi rimettono la Virtus a distanza di sicurezza (61-79 al 33’). Il copione si ripete poco dopo, per qualche palla persa di troppo dell’attacco ragusano, ma Brown e Sorrentino hanno ancora qualche freccia a disposizione e la usano. Finisce 69 – 90.

“Faccio i complimenti a tutte le squadre partecipanti. E’ stato importante metterci alla prova – è il commento finale di coach Gianni Recupido -. La partita più impegnativa è stata contro Capo d’Orlando. Ieri, invece, eravamo un po’ scarichi e meno attenti. Il Cus Catania ci ha messo in difficoltà in transizione e nell’uno contro uno, cose su cui lavoreremo in settimana. Speriamo che questo trofeo serva da stimolo e ci dia la forza per continuare a migliorare. Brown e Sorrentino – continua – sono le punte di diamante del nostro attacco, ma dobbiamo sempre essere consapevoli che le vittorie si ottengono giocando di squadra. Tumino e Mirabella si sono fatti trovare pronti e avrei voluto utilizzarli di più. Lavorano bene durante la settimana e hanno la sfortuna di essere parte di un roster “lungo”. Devono pazientare un po’ -conclude Recupido – ma questa esperienza tornerà utile anche per il futuro”.

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Redazione