Nei giorni scorsi in seguito ad un articolo da noi pubblicato sulle preoccupazioni dell’ex consigliere comunale Pino Asta sulla presenza in città di numerosi gruppi di immigrati che chiedevano cibo e soldi davanti alle attività commerciali abbiamo ricevuto, seppur indirettamente tramite un’altra testata online, le accuse di aver amplificato il problema sollevato da Pino Asta.
Le accuse sono arrivate in un comunicato dal gruppo Liberiamo Pozzallo che però non aveva ritenuto di inviare lo stesso alla nostra redazione con la quale c’è stata sempre una collaborazione per le battaglie che meritavano attenzione.
Dopo il nostro articolo che riportiamo qui di seguito ….https://www.ildomanibleo.com/2023/09/27/a-pozzallo-ce-chi-litiga-anche-sugli-immigrati-confcommercio-scende-in-campo-e-propone-soluzioni-condivise/ abbiamo ricevuto le scuse sia del collega Calogero Castaldo, responsabile della comunicazione del gruppo, il quale ci ha spiegato che il comunicato non è stato inviato per un problema tecnico, sia da uno degli amministratori Carmelo Distefano, il quale in un lunghissimo comunicato che questa volta è arrivato al mittente ha tenuto a precisare alcune cose.
Tralasciando quelle che ci riguardano del tipo “nessuna preclusione nei confronti de “Il Domani Ibleo” che è per noi una delle principali fonti d’informazione del nostro territorio” andiamo al cuore della questione.
Tutta la polemica sarebbe scaturita dal fatto che, come scrive Distefano, se “Liberiamo Pozzallo” avesse scritto qualunque cosa sul problema evidenziato dall’ex-consigliere, lo stesso, il sindaco e tutti i sostenitori dell’amministrazione si sarebbero stracciati le vesti accusandoci di divulgare in tutto il mondo un’immagine falsa e denigratoria della città di Pozzallo. Partendo da quanto scritto dall’ex-consigliere, non abbiamo fatto altro che ribadire che quanto scritto da lui e da altri utenti di Facebook in questi giorni, non da “Il Domani Ibleo” che svolge il suo ruolo informativo, ha la stessa rilevanza mediatica e lo stesso livello di “incoscienza pura” dei post critici di tanti cittadini di Pozzallo accusati di danneggiare l’immagine turistica della città.”
Distefano poi aggiunge che “Il comunicato non nasce da “beghe personali” o dal desiderio di screditare ex-consiglieri, sindaci, amministratori e giornalisti. Non ci sono “beghe personali” da risolvere con nessuno. Esiste o no il diritto di critica? Liberiamo Pozzallo può indicare alla città, anche se non ce n’è bisogno, tutte le cose che non funzionano mentre gli amministratori le trascurano? Cosa, nel nostro comunicato, fa desumere alla sua redattrice che “Liberiamo Pozzallo” abbia “conti in sospeso” con l’ex-consigliere e il sindaco? Dal nostro punto di vista questa è pura e semplice dialettica politica.”