Certamente ricorderete la vicenda accaduta qualche mese fa a Salvatore Cocciro, ispicese, non vedente, che si è visto negare l’ingresso all’Acquapark di Melilli.
All’uomo, non gli è stato concesso di entrare insieme al suo cane guida in violazione della legge, la n. 37 del ’74, che stabilisce che la persona priva della vista può entrare col cane guida in tutti i luoghi aperti al pubblico.
La questione, oltre alle azioni giudiziarie in itinere, a seguito della denuncia fatta ai carabinieri da Cocciro, che è difeso dall’avvocata modicana Elena Frasca, è anche arrivata sul tavolo dell’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali Nuccia Albano sollecitata dall’avvocata Frasca, Presidente del Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio Forense di Ragusa.
L’avvocata Frasca ha scritto una lettera indirizzata anche al Presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore regionale al Turismo Elvira Amato e al Presidente della Commissione Affari Istituzionali Ignazio Abbate, con la quale ha portato all’attenzione delle istituzioni regionali il fatto accaduto, auspicando un intervento, affinché, partendo da questo episodio, si ponesse l’attenzione, una volta per tutte, sui numerosi casi di discriminazioni avvenuti in Sicilia, sempre a danno di non vedenti con cani guida. E così è stato.
Infatti l’assessore non solo è intervenuto per iscritto, mettendo in evidenza che sono previste sanzioni a chi impedisce ed ostacola l’accesso ai privi di vista accompagnati dal loro cane guida, invitando il gestore dell’Aretusa Park ad adeguare il proprio regolamento alla legge che prevale su quanto disposto dalla struttura, ma ha fatto si che, grazie al suo intervento, si raggiungesse il primo importante risultato: la struttura è stata multata. Adesso l’iter giudiziario proseguirà sia sul piano penale che civile.
Un intervento che mostra sensibilità da parte della politica su un tema di grande attualità quale quello dell’inclusione che si raggiunge, anche e soprattutto, facendo rispettare la legge.