Dal 16 al 19 ottobre la città di Modica ha vissuto uno straordinario momento di grazia e di devozione popolare: la presenza del reliquiario del cuore di Padre Pio. Quattro giorni di celebrazioni intese, momenti di preghiera e di catechesi animati dai Frati Cappuccini di Modica.

La chiesa del convento di via Nuova Sant’Antonio è stata un via vai di persone dalle 6 del mattino fino a tarda sera. La presenza della reliquia in città ha però acceso un animato dibattito da parte di diversi cittadini: credenti e non.
Un dibattito lecito che scuote le coscienze di ciascuno in particolare in merito alla visita del reliquiario a Palazzo San Domenico e il momento vissuto all’interno dell’aula consiliare.
Questo ultimo avvenimento ha infiammato diversi cittadini che sui social hanno espresso vivamente il loro punto di vista, criticando e appoggiando la scelta dei Frati Cappuccini e dell’Amministrazione.
Premesso che Modica negli ultimi anni ha visto la presenza di diverse reliquie: San Domenico Savio, Santa Teresina, la Madonna delle Lacrime e Don Bosco, eventi che hanno provocato grandi movimenti di popolo e celebrazioni con chiese strapiene all’inverosimile dove anche l’amministrazione ha preso parte, ma non c’è mai stata la visita in Municipio. (Foto: Antonino GIurdanella)
Padre Pio ha la fortuna di essere uno dei santi più amati e importanti del Novecento, numerosi sono i gruppi di preghiera in suo onore riuniti in un vero e proprio movimento. La presenza della sua reliquia senza dubbio ha segnato molto le coscienze e la storia della città della contea.
Alcuni avvenimenti hanno scosso l’opinione pubblica in positivo vedi la visita in ospedale e in negativo vedi la visita a Palazzo San Domenico. In tanti si domandano il perché la reliquia di Padre Pio sia stata portata a Palazzo di Città? Qual è stata la necessità? Alcuni su i social hanno provato a dare una risposta: criticando tale scelta.
Bastava forse una processione per la via principale della città con amministrazione a seguito prima della messa cittadina?
Padre Pio senza dubbio è stata una figura carismatica, amata da molti ma allo stesso tempo perseguitata. Ovviamente non vogliamo qui sollevare un polverone. Non sappiamo se lui avrebbe scelto di visitare il palazzo di città o avrebbe preferito salutare e vedere l’amministrazione presente in chiesa come è consuetudine.

Pierpaolo Galota