Ragusa – Due partite nell’arco di 48 ore per iniziare a testare la crescita del vivaio Virtus Ragusa.
Sono quelle che si appresta a disputare il Basket Club Ragusa, che debutta nei campionati di Divisione Regionale 1 e Under 17 Eccellenza.
Entrambe le compagini sono affidate alle sapienti mani di coach Gianni Lambruschi (nella foto) e del suo assistente, Turi Scrofani.
La squadra “senior”, in realtà costituita da ragazzi giovanissimi, scenderà in campo sabato alle 20, nel match valido per la seconda giornata dell’ex Serie D (il primo è stato un turno di riposo), contro il Basket Scicli Merkaat. Gli Under 17, invece, giocheranno lunedì alle 20, in casa, contro l’Alfa Catania.
Le due formazioni pescano da un gruppo robusto di atleti, alcuni dei quali verranno impiegati in entrambe le competizioni. Lambruschi, da comandante navigato, cercherà di farli rendere al meglio.
“Sono ragazzi che ho cresciuto dall’età di 12-13 anni – racconta il coach – e quest’estate si è ripresentata l’occasione. Mi fa piacere continuare ad accompagnarli nel percorso di crescita. A 16-17 anni l’approccio alla pallacanestro, ovviamente, si è evoluto. E’ un gruppo che, da un punto di vista tecnico e fisico, ha più talento della media e potrebbe garantire ricambi per la prima squadra. Questa gioventù ha tremila impegni – argomenta Lambruschi – dai test di medicina allo studio delle lingue. Tutto ciò depone a favore della carriera, ed è perfettamente comprensibile, ma toglie un po’ di spazio allo sport. Tuttavia, seppur oberati da mille impegni, riusciamo a ottenere un certo tipo di lavoro sia sul fisico che sulla tecnica dei ragazzi, anche se devo ammettere che è più difficile che in passato”.
In questa prima fase della stagione, in Divisione Regionale 1, non ci saranno innesti extra. Si parte dai ragazzi che hanno disputato la preseason. “Anche perché – spiega Lambruschi – non mi risulta che in queste categorie la società abbia l’angoscia del risultato. E’ chiaro, tuttavia, che non si va in campo né per il pareggio né per la sconfitta”.
L’ex Serie D sarà un ottimo banco di prova per il gruppo: “E’ un campionato nuovo anche per me – ammette l’allenatore -. Dalle amichevoli ci siamo accorti che è diverso rispetto al passato, quando veniva considerato il “cimitero degli elefanti”. Ci sono giocatori validi, spinti dalla passione, che magari scendono di categoria per non avere più l’impegno stressante dei campionati superiori. Non sarà solo una sfida fra gioventù ed esperienza, ma anche un test di prestanza fisica e voglia di far bene. Inoltre troveremo tutte le condizioni che si addicono a questi scenari: campi poco illuminati, palestre in linoleum, arbitraggi adeguati al livello del campionato. Vediamo chi sopravvive”.