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Celebrati a Pachino i funerali di don Carbone, poi un momento di preghiera al SS. Salvatore di Scicli

Questa mattina sono stati celebrati  i funerali di don Bruno Carbone in Piazza Vittorio Emanuele a Pachino, presieduti dal Vescovo, mons. Salvatore Rumeo, a concelebrare con lui mons. Corrado Lorefice , Arcivescovo di Palermo, mons. Rosario Gisana, Vescovo di Piazza Armerina e mons. Angelo Giurdanella, Vescovo di Mazzara del Vallo. Numerosi i sacerdoti, i diaconi, i religiosi della diocesi. Una piazza piena all’inverosimile di amici, parenti e semplici conoscenti di don Bruno.

Presenti i sindaci di Pachino, Rosolini, Scicli e Portopalo.

Una lunga celebrazione ricca di momenti intensi e testimonianze di chi lo ha conosciuto.

Al termine delle esequie funebri la salma è stata trasferita a Scicli, nel sagrato della chiesa del Santissimo Salvatore di Jungi, per un ultimo saluto nel suo quartiere natale. Un breve momento di preghiera e di ricordo, presente il Vescovo mons. Rumeo, don Davide Lutri e don Ignazio La China. 

I presenti hanno tratteggiato la figura del pastore, amorevole, accogliente, benvoluto da tutti. Dopo la sosta a Scicli nella sua città natale, la salma è stata trasferita a Rosolini. Qui dopo un breve momento di preghiera in Chiesa Madre, sarà tumulato su sua espressa volontà. 

Mons. Salvatore Rumeo ha sottolineato diversi aspetti di don Bruno nel corso dell’omelia, sottolineando l’umanità e la preziosità di questo sacerdote. “Un uomo – ha affermato Rumeo – che ha camminato in punta di piedi nel territorio della nostra Chiesa. Bruno sacerdote, vero uomo, grande testimone del Vangelo è pellegrino ora nel viaggio verso il cielo perché con la sua vita è stato ‘giardino di misericordia”.

“Bruno sacerdote è stato a Betlemme perché ha saputo contemplare il mistero della gioia e di quel canto degli angeli che risuonava nel cielo di Betlemme, egli ne ha fatto motivo di vita spirituale, pronto ad annunciare la gloria di Dio così come amava fare con la sua competenza liturgica, con i santi segni e nella eloquenza dei gesti”.

Ppg

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Redazione