La scuola è un baluardo di legalità, per essere tale bisogna sempre mettere in campo le risorse necessarie per difendere e sostenere la scuola.
Questo il motivo che ha spinto il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, a scrivere una lettera ai vertici della Regione, compreso il presidente Renato Schifani, al presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, al presidente dei questori dell’ARS Giuseppe Lombardo e al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
In particolare nella missiva il sindaco tragga il tema dei dirigenti scolastici siciliani vincitori del concorso del 2017. Questi dirigenti si trovano in una situazione anomala: per via di un algoritmo, sono stati assegnati in Regioni lontane e che vedono la loro vita familiare e professionale distante dalla Sicilia.
Senza dubbio si tratta di un danno per i dirigenti scolastici, ma anche per le scuole siciliane.
“Stiamo parlando – spiega Gianfranco Fidone – di ben 145 dirigenti scolastici che sono ancora in questa situazione. Nel tempo alcuni di loro, circa 79, sono rientrati solo in forza di leggi speciali, come l’avvicinamento per accudire un familiare non autosufficiente”.
In un lungo post il Sindaco di Acate ha parlato di per paradosso per le scuole siciliane, le quali non hanno presidi. Si parla di ben 91 le scuole “in reggenza” con altri dirigenti scolastici che si devono sobbarcare un carico di lavoro ulteriore.
“Quindi occorre – sottolinea Fidone – che la Regione faccia sentire la propria voce dando la possibilità ai dirigenti scolastici di servire il nostro territorio, di dare il loro prezioso apporto per la crescita delle nostre scuole, delle nostre comunità. Anche alla luce dei prossimi pensionamenti che vi saranno tra i dirigenti scolastici, liberando ulteriori caselle. Questa è una sfida educativa importante in una terra come la nostra che soffre della disparità con il Nord e lo dimostrano i minori investimenti, i dati più elevati della dispersione scolastica e le differenze rilevate nelle prove Invalsi”.