Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo Carlo Amore ha aderito al progetto ‘Libriamoci’ giunto alla sua decima edizione.
Il tema istituzionale scelto per l’edizione 2023 “Se leggi ti lib(e)ri” parte dalla consapevolezza che, leggere, rappresenta non solo un’evasione dalla vita reale ma anche la costruzione di un pensiero libero allenato al dubbio, alla riflessione e alla criticità e soprattutto alimentato dal continuo desiderio di conoscere. Partendo da questo presupposto la scuola ha deciso di coinvolgere in modo diverso i tre ordini di scuola seguendo i profili tematici proposti.
Ed è in questo contesto che una giornalista de Il Domani Ibleo è stata chiamata a guidare le attività di lettura ad alta voce di giornali. Ecco l’esperienza, tra i banchi, vissuta da Mariacarmela Torchi, nel racconto che segue.
Durante gli incontri con le classi seconde e terze medie dei vari plessi ho avuto la possibilità di raccontare, partendo dalla mia esperienza quasi ventennale come giornalista, il cambiamento che in questi anni ha attraversato la professione, e che ha coinvolto il modo stesso di fare informazione anche e soprattutto a seguito dell’avvento dei social network.
Dalla carta stampata, alla televisione, per finire proprio con l’informazione online ho presentato, seppure brevemente, i tratti che caratterizzano ogni singolo mezzo di informazione e che di conseguenza lo contraddistinguono per uso del linguaggio, contenuto e tempistica.
Ho mostrato loro visivamente sia il quotidiano cartaceo La Sicilia che il quotidiano online Il Domani Ibleo, mettendo in evidenza che al di là delle differenze per scrivere un articolo bisogna tenere in mente alcuni punti fondamentale che valgono sempre: come la verifica delle fonti, per evitare di scrivere una notizia non vera o errata, la capacità di riportare i punti di vista di entrambe le parti coinvolte nella notizia ma soprattutto il cercare di essere sempre onesti con i propri lettori provando a raccontare la verità.
I ragazzi si sono dimostrati molto interessati e hanno posto tante domande curiose e pertinenti, comprendendo il senso dell’iniziativa e dimostrandosi desiderosi di apprendere e di scoprire come funziona questo mondo che forse ancora conoscono poco ma che, come ho detto loro, è fondamentale per la loro formazione, perché solo informandosi possono essere liberi di avere un proprio pensiero e di non credere a tutto quello che viene loro detto. Solo ponendosi le domande e mettendosi in discussione possono difendersi anche dai numerosi rischi in cui è facile imbattersi soprattutto suoi social.
Ho cercato di far capire come oggi anche i social network possono essere utilizzati come un canale di informazione ma bisogna saperli utilizzare bene e distinguere quali sono le notizie vere da quelle false. Ed è qui che abbiamo parlato di fake news e di come bisogna sempre stare attenti a quello che si legge, perché non tutto quello che viene scritto è vero, per questo è necessario chiedere aiuto agli adulti, ai genitori o agli insegnanti, che possono fornire gli strumenti necessari per saper leggere le notizie.
È stata un’esperienza arricchente, spero da entrambe le parti, perché mi ha fatto comprendere come riuscendo a trovare la chiave giusta per comunicare, toccando quegli argomenti che per loro sono importanti, i ragazzi sanno darti tanto, forse più di quello che tu puoi dare loro e dimostrano di essere curiosi di conoscere, attenti, intelligenti e preparati, disponibili all’ascolto e soprattutto desiderosi di essere ascoltati.
Ringrazio la dirigente dell’Istituto Carlo Amore Giulia D’ Urso e le insegnanti che si sono mostrate disponibili e che hanno preparato i propri alunni a questo momento. Dalla referente del progetto la professoressa Mariausilia Cicero, alle docenti della funzione strumentale Professoressa Rosa Garofalo e Natalia Pluchino, e le colleghe Carmen Puglisi e Margherita Mallia e tutti i docenti che hanno partecipato agli incontri riconoscendo l’importanza di questi momenti nel percorso di crescita dei loro alunni.