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Il S. Croce si lecca le ferite ed è pronto a rialzarsi, le trasferte di Leonforte e Gela decisive per il futuro del “Cigno”

Santa Croce – L’undicesima giornata di andata del campionato di Eccellenza disputata lo scorso weekend ha fatto registrare una battuta d’arresto per il Santa Croce, che dopo cinque risultati utili consecutivi, sabato al “Kennedy” è stato battuto seppur di misura dalla cinica Leonzio di Seby Catania.

Una battuta d’arresto che, alla luce dei risultati maturati negli altri campi ha fatto scivolare nuovamente il “Cigno” nelle zone a rischio della graduatoria del girone B del massimo campionato regionale di calcio.

I biancoazzurri di Angelo Galfano, hanno ripreso gli allenamenti per preparare la gara esterna di domenica prossima sul campo della Leonfortese che sarà la prima delle due trasferte consecutive (l’altra fra due settimane al “Presti” contro il Gela), che saranno determinanti per il futuro della formazione camarinense.

La sconfitta con la Leonzio ha complicato un po’ i piani dei Ravalli e compagni, ma, adesso è importante reagire e riprendere la strada presa nelle ultime cinque partite.

Adesso, è importante evitare gli alti e bassi, ma soprattutto, bisognerà stare sempre con i piedi per terra, pensando partita dopo partita a fare bene, senza fare calcoli. In questi momenti è importante rialzarsi e ritrovarsi per non vanificare quanto di buono fatto nelle ultime settimane. Il lavoro è l’unica medicina che mister Galfano conosce per uscire fuori da situazioni del genere e da domenica si proverà ad aprire un nuovo ciclo positivo.

“La gara di sabato purtroppo ha avuto lo stesso refrain di tutte quelle giornate in casa in questa stagione – spiega a mente fredda il tecnico Angelo Galfano – . Creiamo tanto e poi nell’unica occasione dei nostri avversari, prendiamo gol e non riusciamo a riprendere la gara. Purtroppo il calcio è così, la Leonzio è una squadra molto fisica e hanno giocato sulle seconde palle, con lanci lunghi a superare il nostro centrocampo e noi questo tipo di gioco lo soffriamo tanto. Nel primo tempo eravamo partiti bene, non abbiamo mai rischiato niente, anzi abbiamo cercato di ripartire giocando bene la palla. Immaginavo che la partita si sarebbe sbloccata su un episodio e nell’unico a favore della Leonzio abbiamo subito la rete. Noi – continua – nelle poche occasioni che abbiamo avuto non siamo riusciti a metterla dentro e così si è materializzata quest’altra sconfitta casalinga. Sono dispiaciuto molto per i ragazzi, perché sapevo che sarebbe stata una partita fisica, una partita scorbutica, ma non immaginavo di perderla in questo modo, per questo motivo mi dispiace per i ragazzi che in campo hanno dato tutto. Adesso giocheremo due volte in trasferta e da un lato sono contento perché avremo la possibilità di giocare la palla. Purtroppo nel nostro campo è impossibile organizzare nessun tipo di gioco, ma, siccome non possiamo di certo cambiarlo -conclude Galfano – dovremo essere noi a cercare delle soluzioni e adattarci a queste condizioni”.

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Claudio Abbate