Sociale

Ragusa: Forum del Terzo Settore denuncia grave ritardo delle amministrazioni nella convocazione della Rete territoriale

Il Forum del Terzo Settore di Ragusa ETS, che dà voce e sostegno alle realtà del Terzo Settore del territorio tramite la loro rappresentanza politica e sociale e lo sviluppo di reti solidali, dati anche i suoi compiti istituzionali, si trova a dover denunciare un grave ritardo da parte delle Amministrazioni dei Distretti Sociosanitari 43, 44 e 45 (Vittoria, Ragusa e Modica) nella convocazione della Rete territoriale per la protezione e l’inclusione sociale.

La rete territoriale in questione non solo adempie ad un ben preciso obbligo di legge (Dlgs 147/2017) ma è anche uno strumento di programmazione partecipata ormai indispensabile per far fronte alla complessità dei bisogni dei nostri territori.

La rete, infatti, è composta da Rappresentanti del Terzo Settore, Organizzazioni Sindacali, Associazioni di categoria, professionali e del mondo della cooperazione, Organismi della formazione professionale, Scuole, Centri provinciali per l’Istruzione Adulti (IACP), Uffici di Servizio Sociale Minorile (USSM), l’Ufficio Scolastico Provinciale, lo Osservatorio dispersione scolastica, l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE), Centri per l’impiego (CPI), Università e Centri di ricerca, Enti e Associazioni in rappresentanza dei beneficiari degli interventi e dei servizi sociali di secondo e terzo livello.

Si tratta quindi di un organismo vasto, che restituisce un’istantanea dei bisogni esistenti a 360°.

Nel mese di settembre, il Forum del Terzo Settore ha scritto ai Sindaci dei Comuni Capofila dei Distretti coinvolti per chiedere la convocazione della Rete allo scopo di conoscere lo stato dell’arte delle politiche sociali distrettuali, programmare l’eventuale convocazione di tavoli tematici, avviare una discussione su percorsi di co programmazione e di co progettazione.

Ad oggi sono trascorsi due mesi ma dalle Amministrazioni tutto tace.  

Il Forum del Terzo Settore torna quindi a chiedere con forza che le Reti territoriali per la protezione e l’inclusione sociale vengano convocate al più presto per iniziare una progettazione che sia rispondente ai reali ed effettivi bisogni esistenti.

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Redazione