Alle aziende agricole e zootecniche iblee stanno arrivando le prime somme risarcitorie per i danni subiti dal ciclone Athos del 2012. Purtroppo però si tratta di somme che lasciano l’amaro in bocca a chi ne aveva fatto richiesta.
Ad intervenire sulla vicenda in queste ore il parlamentare regionale del Partito Democratico all’Ars, on. Nello Dipasquale che invita ad una grande mobilitazione e dichiara:
“Solo briciole, risorse irrisorie che offendono la dignità di un settore che viene trattato da elemosinante.
Da diversi anni, ormai, denuncio con insistenza l’atteggiamento del Governo regionale rispetto ai temi dell’agricoltura e in merito alla esiguità di risorse che questo comparto riceve al posto di quanto meriterebbe.
Anche durante l’ultima Commissione Attività produttive, impegnata sulla Finanziaria, ho assistito al voto contrario su miei emendamenti per risarcire i danni causati dal ciclone del febbraio 2023.
I Governi a Roma e a Palermo scelgono sistematicamente di non aiutare gli agricoltori e gli allevatori siciliani, per questo torneremo a dare battaglia in Parlamento, ma non è sufficiente: alla azione politica nelle sedi parlamentari va affiancata la mobilitazione di piazza. L’ho detto tempo fa e lo ribadisco: il settore agricolo e zootecnico siciliano deve scendere in piazza per una grande mobilitazione!”.
“Se non fosse tragico ci sarebbe da ridere”. E’ il commento amaro della deputata regionale del M5s di Ragusa, Stefania Campo, dopo la graduatoria dei contributi del ciclone Athos. “Purtroppo non è soltanto il tempo che è passato (quasi 12 anni) a rendere quanto mai amara questa vicenda – rileva – ma le stesse somme che sono state assegnate agli agricoltori che avevano fatto richiesta di indennizzo, che sono praticamente lo 0,7% di quanto richiesto”.
A fronte di un danno di 88.076.151 euro comunicato a suo tempo al Ministero dell’Agricoltura, quest’ultimo ne ha stanziati solo 620.735. “Nel corso di questi anni non sono mancati altri eventi simili che dunque seguiranno lo stesso iter e che avranno lo stesso triste epilogo. Ci batteremo perché possa avvenire quanto prima un’inversione di tendenza nell’erogazione e nella gestione di questi aiuti.
È assurdo, ad esempio, che a seguito della recente esondazione del fiume Dirillo, l’assessore Sammartino abbia scaricato tutto sul governo nazionale senza che la regione si sia presa mai carico di questo. Che il governo regionale, piuttosto, già in questa finanziaria si prenda un impegno serio, dato che ad oggi tanti emendamenti sono stati bocciati, ultimo dei quali per le alluvioni dello scorso febbraio”.