Il Ponte sullo stretto scricchiola, sorpresa amara per la Sicilia raggirata da Matteo Salvini

“Sulla vicenda del ponte sullo Stretto il governatore Schifani si è reso conto soltanto adesso del raggiro architettato dal governo ‘amico’ di Giorgia Meloni e Matteo Salvini ai danni dei siciliani.

La reazione di Palazzo d’Orleans, che ora punta i piedi rispetto alla compartecipazione all’opera, appare tardiva e pasticciata. Schifani dica parole chiare su tutta la vicenda e per una volta si liberi dalla sudditanza rispetto al governo nazionale e la smetta almeno di ribadire ad ogni occasione una ‘amicizia’ da parte del governo nazionale nei confronti della Sicilia”.

Lo dice il deputato del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, Nello Dipasquale, in merito alla decisione del governo Meloni di abbassare la propria quota per la costruzione del ponte sullo Stretto costringendo la Sicilia a impegnare una quota maggiore delle risorse Fsc a lei destinate.

“Schifani venga all’Ars e riferisca su quella che rischia di essere una farsa – prosegue Dipasquale -. La Regione sarà costretta a definanziare alcuni interventi già in itinere per spostare risorse su un’opera che potrebbe non vedere mai la luce”. Da Dipasquale, infine, anche un consiglio al presidente della Regione: “Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. Schifani smetta di fidarsi di Meloni e Salvini e inizi a difendere davvero i diritti dei siciliani”.

Dagli esponti siciliani di Forza Italia, affiorono i timori: “Il ponte sullo stretto di Messina è stata sempre un’opera cara a Forza Italia, che fin dai tempi del primo governo Berlusconi si è battuta per la sua realizzazione.

Non è un caso, si legge in una nota di Marcello Caruso, che il Governo regionale guidato da Renato Schifani abbia da subito dato la propria disponibilità a concorrere con proprie risorse alla sua realizzazione, avendo comunque attenzione a non pregiudicare opere già programmate o ritenute strategiche al superamento delle criticità infrastrutturali della Sicilia”.

“Ipotizzare di finanziare il ponte con risorse già destinate allo sviluppo della nostra regione ci appare una proposta che rischia di apparire in contraddizione con gli impegni assunti a più riprese dal Governo nazionale ed in contrasto con il ricosciuto principio costituzionale della insularità”.


Da parte nostra – aggiunge Marcello Caruso – massima disponibilità a qualsiasi forma di doverosa sinergia istituzionale, ma auspichiamo che il Governo nazionale ripensi a scelte che potrebbero contribuire ad acuire il gap che la Sicilia soffre rispetto ad altre aree del paese.”,

Era stato per primo il Presidente della Regione, Renarto Schhfani, a prendere posizione, “ll governo regionale della Sicilia ha sempre espresso totale disponibilità verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera che considera strategica, e per questo la giunta si era impegnata a destinare un miliardo di euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, dandone tempestiva comunicazione al ministro Salvini con una nota del 18 ottobre. La decisione governativa per cui la quota di compartecipazione della Regione Siciliana debba essere invece di 1,3 miliardi di euro non è mai stata condivisa dall’esecutivo regionale.

L’auspicio della Presidenza della Regione è che il ministro Salvini si possa attivare per restituire le maggiori risorse sottratte alla Sicilia, necessarie per sostenere importanti investimenti per lo sviluppo dell’Isola.

Forza Italia, Marcello Caruso, Nello Dipasquale, renato schifani

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