“Il consiglio comunale era stato convocato per l’approvazione del consuntivo ed è stato rinviato immotivatamente, con un espediente infantile e pretestuoso, avallato da un parere illegale del segretario comunale. Un abuso, un atto di tracotanza e di palese illegalità, che sarà segnalato alle autorità competenti”
Erano state queste le parole del Partito Democratico di Modica dopo il rinvio del consiglio comunale. Ma oggi si apprende che l’Assessorato alle Autonomie Locali ha risposto alle sollecitazioni, diffidando il Consiglio ad approvare entro 30 giorni il rendiconto 2021. L’ammonizione, sollecitata dal consigliere Spadaro e dal Pd, “è arrivata dopo mesi e mesi di sterili e pretestuosi rinvii”.
A renderlo noto lo stesso Partito Democratico con un documento dai toni piuttosto ironici anche se la questione è molto seria e c’è davvero poco da ridere.
Nel comunicato il Pd fa sapere che “La Sindaca l’ha presa bene, dicono che sia strafelice: ancora trenta giorni di tempo, così i consiglieri potranno studiare i bilanci e dare un giudizio più consapevole, ha detto.”
In effetti più che una diffida sembra, secondo le voci di corridoio, un ulteriore regalo concesso dall’onorevole Ignazio Abbate alla sua amministrazione per prendere tempo e “studiare” bene le carte.
“Il rischio– scrivono quelli del Pd-che leggendo tra le pieghe del documento si accorgano che il consuntivo è falso e inattendibile. Qualcuno potrebbe decidere di restarsene a casa, con un soffice plaid sulle gambe, e disertare la seduta del Consiglio. Il dubbio è l’inizio della conoscenza. Ma è vero anche il contrario, cara Sindaca: il sapere coltiva il dubbio, e ci avvicina alla verità”
Vedremo cosa accadrà il 10 gennaio quando il consiglio dovrebbe tornere a riunirsi, sempre che non ci sia un rinvio. Con la diffida-proroga la scadenza da rispettare non lo era prima e non lo è ora che la Regione ha concesso nuovi termini per l’approvazione. Insomma il tempo non è più un problema.