Il Circolo Cittadino del PD di Comiso-Pedalino “Pio La Torre” con una nota denuncia grossi problemi al mercato ortofrutticolo di Comiso. Una denuncia scaturita dopo aver incontrato alcuni agricoltori nei giorni scorsi.
Bene la retromarcia sull’aumento del ticket d’ingresso, che rischiava di essere raddoppiato in modo ingiustificato. I membri del Partito Democratico di Comiso sottolineano che quello che accade al mercato sembra essere fuori dalle regole.
“I posteggianti, a quanto apprendiamo, non acquistano merce “esclusivamente” dai nostri produttori, ma pare che lo facciano anche da altri mercati (Catania? Vittoria?), dove non acquistano soltanto ciò che nelle nostre terre non si produce, il che sarebbe legittimo, ma anche prodotti “nostrani”. Questo arreca un danno non indifferente ai nostri produttori che vengono messi in secondo piano dai posteggianti, i quali hanno tutto l’interesse, illegittimo, a vendere la merce acquistata prima dell’apertura del mercato e poi a comprare quella portata dai nostri produttori, a prezzi certo non vantaggiosi” spiegano in apertura i vertici del PD comisano.
Tutto questo non avvedrebbe a parere del PD se il mercato venisse gestito realmente da un Direttore e non da un figurante che ne fa le veci in modo illegittimo.
Nella nota i democratici spiegano che il Direttore dovrebbe ogni mattina, insieme ai vigili urbani, appurare prima dell’apertura del mercato la regolarità della merce scaricata. Questo permetterebbe di tutelare i produttori locali e di eliminare le irregolarità.
Anche il PD torna sulla questione dell’orario unico, introdotto durante la pandemia ma oramai anacronistico. Il circolo cittadino chiede di ristabilire due fascia orarie di apertura: mattina e pomeriggio, con un anticipo di apertura alle 03.30 anziché all’attuale orario delle 04.30.
“Questo – spiegano il PD di Comiso e Pedalino – incentiverebbe il “ritorno” di tanti ambulanti che, proprio in ragione dell’orario, hanno abbandonato il nostro mercato per altri più agevoli e più consoni alle loro esigenze.”
Nella nota il PD richiama anche altri nodi da dirimere come ad esempio quello delle cassette della merce, infatti i posteggianti non riconoscono ai produttori il costo delle cassette. Questo costringe i produttori (ri)acquistarle dopo che gli ambulanti le hanno vendute a chi si occupa della compravendita di questo articolo. In questo modo sembrerebbe evidente che posteggianti e ambulanti guadagnano a spese dei produttori.
“A tutela del mercato e dei suoi operatori, chiediamo con forza che ci sia il rispetto delle regole che, a quanto pare, sono totalmente e ingiustificatamente disattese. Se l’amministrazione comunale non darà segnali chiari in tal senso, non escludiamo forme di protesta eclatanti e azioni legali” concludono i vertici del Partito Democratico comisano.