Vittoria – Cinque persone sono state arrestate dai Carabinieri di Vittoria durante i controlli straordinari del territorio per il contrasto ai reati in genere.
Quattro di loro sono finite in manette per furto aggravato di energia elettrica, mentre la quinta è stata fermata per detenzione di cocaina.
I Militari dell’Arma supportati dallo squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, durante i controlli del 7 marzo, hanno scoperto all’interno di un’abitazione degli allacci sospetti al contatore di energia elettrica.
Per questo motivo hanno chiesto l’intervento del personale tecnico dell’Enel che attraverso la loro strumentazione hanno confermato che si trattava di un allaccio abusivo alla rete di distribuzione dell’energia elettrica mediante la realizzazione di un collegamento con una scatola di derivazione esterna all’immobile che permetteva di bypassare il misuratore dei consumi elettrici.
I Carabinieri, dunque, hanno provveduto a sequestrare i cavi utilizzati per l’allaccio abusivo e hanno fermato le persone che abitavano la casa. Si tratta di A.M.B. di 28 anni, di I.B. di 35 anni, di C.T.D. di 27 anni e di A.L.N di 24 anni, tutti di origine romena. Per loro l’accusa è di furto aggravato in concorso di energia elettrica.
Durante i controlli per la prevenzione e repressione dei reati riguardanti lo spaccio e l’uso di stupefacenti, invece, i Carabinieri hanno fatto irruzione in un’abitazione, dove la persona che era al suo interno alla vista dei militari ha tentato di fuggire.
Bloccato sul tetto dell’abitazione mentre cercava di liberarsi di una bustina che è stata recuperata e che conteneva 100 grammi di cocaina. Allargati i controlli all’abitazione, sono stati trovati altri 100 grammi di cocaina nascosti all’interno di un’automobile utilizzata dal fermato, oltre a due bilancini di precisione e 130 euro in contanti.
Per S. M. di 66 anni di Vittoria è quindi scattato l’arresto con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti,mentre la cocaina, i bilancini di precisione e il denaro sono stati sequestrati.
A seguito dei riti direttissimi per la convalida degli arresti, tenutisi il giorno successivo all’arresto, i Giudici Monocratici hanno avvalorato gli elementi investigativi e fonti di prova raccolte dai militari, condividendo le misure precautelari applicate dai Carabinieri.