Nei giorni scorsi Siriana Giannone Malavita ha presentato il suo volume dal grande valore storico per la comunità modicana, “I modicani nei lager nazisti. Dizionario biografico dei modicani prigionieri del Terzo Reich”.
La presentazione, lo scorso 3 marzo, è stata fatta presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso a Modica Bassa. Numerosi i presenti che hanno assistito alla conferenza, nel corso della quale sono intervenuti Carmelo Cataldi, presidente della Società Modicana di Studi Patri e Paolo Oddo, direttore del mensile Dialogo. Naturalmente a presentare il volume anche l’autrice Siriana Giannone, classe 1983 laureata in Filologia Moderna e appassionata di storia, che negli ultimi anni ha condotto ricerche importanti per la comunità modicana.
Il suo ultimo volume non è un semplice racconto storico, ma è una ricerca attenta e scrupolosa su 410 modicani che vissero l’orrore e le barbarie della seconda guerra mondiale. 31 di questi 410 modicani non fecero mai ritorno a casa. Gente che decise di non combattere né con i tedeschi né con i fascisti. La monografia di Siriana Giannone recita come sottotitolo “Il dizionario biografico dei modicani prigionieri del Terzo Reich”, proprio perché l’autrice nel suo libro dona nuova dignità a quanti si sono opposti all’orrore della guerra, dando loro il giusto spazio.
Il filo rosso è quello della memoria e dell’identità, da rinnovare e tramandare nel tempo. Questi 410 modicani, infatti, hanno fatto la storia nel loro piccolo, una storia di cui ancora oggi poco si parla.Il volume si compone di una breve introduzione, necessaria per contestualizzare il periodo storico e le aree geografiche in cui avvengono i fatti narrati dall’autrice, per poi raccogliere un lungo dizionario biografico.L’autrice nella presentazione spiega che i nominativi sono inseriti tutti in un mero ordine alfabetico, questo perché tutti i 410 modicani vissero lo stesso orrore, senza alcuna distinzione di grado militare, corpo o arma.
Siriana Giannone, docente nelle scuole secondarie di primo e secondo grado è anche socia fondatrice e segretaria della società modicana di studi patri. Negli anni ha scritto anche “Caduti e dispersi modicani nella campagna di Russia” e “Solidarietà e coraggio. Eroi ed eroine di Modica durante l’alluvione del 26 settembre 1902”.Inoltre ha raccolto in un sito web www.laguerradipietro.com una raccolta di “storie di storia” dove racconta di giovani e padri di famiglia che a loro insaputa sono stati i protagonisti di una storia ancora poco conosciuta.
A margine della presentazione Nele Vernuccio, ha rivelato di aver iniziato a leggere il libro “I modicani nei lager nazisti”. Leggendo ha riscoperto una battaglia ancora forse poco studiata o conosciuta che è quella combattuta a Cefalonia nel 1943.“Tutti i dettagli macabri di questa crudele battaglia, a me sconosciuta, mi hanno fatto comprendere purtroppo che nel piano di studi della scuola italiana, l’argomento e le varie “tappe ” della seconda guerra mondiale vengono affrontate per sommi capi” afferma Nele Vernuccio.Quanto dice Nele è senza dubbio verità, i programmi di storia oggi risentono di qualche difficoltà. Sopratutto la scuola italiana molte volte arriva con affanno alle due grandi guerre mondiali.
“A mio avviso, tutto ciò è errato, in quanto questi drammi sono stati vissuti dai nostri avi più diretti e vicini, peraltro qualche testimone è a tutt’oggi ancora con noi” commenta ancora Nele Vernuccio.Infine, Nele Vernuccio commentando il libro di Siriana Giannone sottolinea: “questo volume oltre a dare un giusto ricordo agli IMI (internati nei campi di concentramento tedeschi, catturati dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943) modicani, mi ha fatto comprendere che a scuola studiamo solo una minima parte di ciò che è accaduto, pertanto anche solo per acculturazione personale dobbiamo leggere libri di questo genere”.