Modica

Scuole e Libera ricordano a Modica le vittime innocenti delle mafie (Foto e Video)

È stata scelta Modica Alta quest’anno come punto di partenza della manifestazione organizzata dal presidio cittadino di Libera in occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” giunta alla sua XXVIII edizione.

E non è un caso che la la manifestazione abbia scelto di abitare Modica Alta quartiere sempre di più relegato ai margini e più bisognoso di cura ed attenzione. Da qui è partito il lungo corteo che ha visto il coinvolgimento di alcune scuole della città.  C’erano gli Istituti secondari di secondo grado Principi Grimaldi, Verga, Galilei-Campailla e, fra gli Istituti Comprensivi di primo grado, solo le classi terze dell’Istituto “Carlo Amore”. Il corteo è stato animato proprio dagli studenti delle scuole collaboranti con il Presidio cittadino di Libera nei percorsi formativi portati avanti da novembre ad oggi.

All’Oratorio Salesiano, infatti, dove si è tenuto il raduno, sono stati letti i primi nomi delle vittime, a seguire il corteo ha fatto tappa nella scalinata della Chiesa di San Giovanni e poi in Via Fontana per la lettura di un altro gruppo di nomi di vittime innocenti delle mafie.

La giornata si è conclusa nel Parco Urbano “Padre Basile” dove al termine della lettura degli ultimi nomi si sono susseguiti gli interventi dei vari rappresentanti delle Forze dell’Ordine che hanno voluto far sentire la loro vicinanza e il loro sostegno ai giovani in questa lotta comune contro la mafia.

Tante le realtà sociali della città che hanno sostenuto la manifestazione spinte dalla necessità di collaborare in questo processo fondamentale per schiudere le coscienze e superare il torpore che attanaglia la voglia di pace e giustizia dell’odierna società.

La manifestazione ha avuto il patrocinio del Comune di Modica. L’assessore ai servizi sociali Chiara Facello ha percorso il lungo corteo insieme agli studenti.

Toccante l’intervento conclusivo del referente del Presidio Lia Pipitone” di Modica Francesco Rendo che al termine del suo discorso più volte interrotto dagli applausi degli studenti ha lanciato un appello agli adulti: “Basta per favore di dire ai giovani che sono il futuro. Non è vero, con questa frase vi dispensate dal compito fondamentale che avete che è quello di educarli ad essere liberi, onesti, a non accettare i favori, il futuro siete voi ricordatevelo

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Mariacarmela Torchi