Cosa sta succedendo all’interno della maggioranza al Comune di Modica?
I segnali seppur deboli sono chiari e lasciano intendere che inizia a manifestarsi un certo malessere soprattutto da parte del gruppo della Dc che fa capo ad Ignazio Abbate. Questo vuol dire una cosa sola. Il deputato ed ex sindaco, inizia ad avere qualche ripensamento sulla scelta di affidare la successione della poltrona di Palazzo San Domenico a Maria Monisteri.
Ad accorgersi di questo malumore è anche l’opposizione. In una nota, a tratti sibillina del Partito Democratico di Modica, a firma del segretario cittadino avv. Salvatore Poidomani, viene infatti messo in evidenza come, da qualche tempo, ci sia chi si lamenta dell’operato del sindaco e della sua maggioranza. “Uno-si legge nel comunicato del Pd- lamenta che la sindaca non informa tempestivamente il Consiglio comunale (ai tempi in cui c’era Lui, dice, il consiglio era rispettato), l’altro contesta alla sindaca di trascurare la manutenzione delle strade e del verde (ai tempi in cui c’era Lui, dice, l’erba non cresceva). Due interventi di grande spessore politico, manifestamente strumentali, per veicolare il messaggio che quando il sindaco era Lui tutto andava a gonfie vele”
Il Partito Democratico non fa nomi ma seguendo le ultime vicende della città è chiaro che il riferimento è al capogruppo della Dc al Consiglio Comunale Piero Covato e al consigliere dello stesso partito Alessio Ruffino. Naturalmente, come dicevamo, è chiaro che entrambi i consiglieri non agiscono autonomamente ma sono spinti a dire e a fare determinate azioni per mettere in cattiva luce non solo il sindaco ma anche qualche assessore.
A tutto questo, bisogna aggiungere, i reali problemi del Comune di Modica che, grazie alla precedente amministrazione, oggi vive una situazione di estrema difficoltà di cassa con una differenza rispetto all’era Abbate, che la sindaca Monisteri non ha nessuna intenzione di agire senza rispettare le norme vigenti, un merito che gli riconosce anche l’opposizione.
Ma così facendo il destino della sua amministrazione è molto precario, da un lato perché se si rispettano le regole in questa situazione sarà difficile poter andare avanti ma soprattutto perché questa insofferenza della Dc potrebbe significare che l’on Ignazio Abbate ha deciso di mollare al proprio destino il primo cittadino e comunque mettere già in discussione una futura ricandidatura per sostenere ( dopo la parentesi Monisteri) qualche fedelissimo che da tempo scalpita.