È un comunicato che a primo acchito lascia molto perplessi quello del partito democratico di Modica. Il segretario Salvatore Poidomani, da buon avvocato si è infatti lanciato in un’arringa difensiva nei confronti del sindaco Maria Monisteri.
Il Pd sostiene infatti che “I sospetti degli ultimi giorni sono diventati certezze: è in corso una lotta. Un duro scontro sulla e per la legalità” E aggiunge: “Da una parte c’è Maria Monisteri, che si muove su un terreno piano e aperto. Trasparente. Dall’altra Abbate, abituato a guazzare nei campi tortuosi e fallosi”.
Quindi, da queste parole, secondo il segretario del Partito Democratico Poidomani, la sindaca Maria Monisteri sarebbe vittima del sistema Abbate che scrivono “si crede ancora il sindaco della Città e pensa di poter fare e disfare con gli stessi metodi dei dieci anni precedenti”
Ed ecco che parte la difesa della sindaca: “Ma, per sua sfortuna e per fortuna della Città, in questi pochi mesi sono sorti degli argini: i dirigenti e la sindaca. E quindi Abbate, non potendo manovrare a suo piacimento i dirigenti come ha fatto in passato con una buona parte dei funzionari, è arrivato ai ricatti politici. Non sostiene più la sindaca e, utilizzando i tiratori scelti, fa di tutto per sfiduciarla agli occhi dei cittadini. Con lui c’è una buona parte dei consiglieri comunali e quasi tutta la giunta: fedelissimi e fedelissime (e la solidarietà femminile?). In testa c’è il vice sindaco Belluardo, assessore alle manutenzioni. Quello che dovrebbe occuparsi della cura della città, ma che invece è assente e non risponde alle interrogazioni. (Da mesi denunciamo l’esistenza di una falla che causa la perdita di milioni di litri d’acqua: una cosa immorale e scandalosa. Ma lui continua a ignorarla). I malpensanti sospettano che tutto è finalizzato a screditare l’amministrazione, nella persona della Sindaca.”
Insomma, un vero e proprio complotto contro la sindaca che sarebbe circondata da traditori, almeno così vengono descritti i componenti della Giunta, che sarebbero tutti con Abbate, messi li per ostacolare il lavoro del primo cittadino. A cominciare dal suo vice, passando per il suo fedele assessore Viola, giusto per citare i due che erano colleghi della precedente amministrazione.
E i nuovi? La Vindigni è nipote di Giorgio Linguanti, uomo fidato di Abbate e questo basta e avanza per capire da che parte sta. Lo stesso per la Facello che è dichiaratamente con Abbate. Le due incognite restano Samuele Cannizzaro e Antonio Drago, il primo perché non sono chiari i rapporti della famiglia con Abbate e Drago perché potrebbe comunque avere una forza imprenditoriale propria alle spalle non necessariamente legata all’onorevole.
Ma il Partito Democratico se la prende anche con i consiglieri e dichiara: “sempre nell’ambito della maggioranza ci sono consiglieri che non si espongono, pur non condividendo il progetto di Abbate. Si nascondono. Per ignavia. Costoro, invece, dovrebbero manifestare apertamente e pubblicamente la solidarietà a Maria Monisteri, con uno scatto d’orgoglio e di responsabilità.”
Qui fare i nomi diventa un po’ più complicato ma diciamo che sono in parecchi a pensarla in questo modo.
Alla fine, il Pd termina il comunicato con una frase profetica: “in questo scontro, che si gioca sull’orlo del precipizio, perderanno i cittadini e la Città”
Ovviamente quella del Pd è una strategia politica, per mettere a nudo comportamenti poco leali nei confronti del Primo cittadino, fare esplodere le contraddizioni latenti all’interno della maggioranza. Ma lasciamo ai nostri lettori il compito di comprenderne il significato…