Si è parlato della non potabilità dell’acqua e dell’ordinanza emessa il 25 agosto dopo che l’Asp ha appurato cloruri in misura superiore al massimo consentito, in un incontro tra il circolo Sud chiama Nord e il sindaco di Pozzallo, Ammatuna.
“Oltre ad avere chiesto quali le cause che hanno portato a questa elevata concentrazione – sottolineano dal coordinamento – abbiamo cercato di capire quali misure sono state adottate, dal gestore Iblea Acque, per fare fronte a questo problema.
Il circolo ha consegnato al sindaco una vasta documentazione con una serie di proposte, contenenti riferimenti normativi specifici, chiedendo di intervenire in sede di assemblea dei soci affinché Iblea Acque attivi eventuali azioni temporanee per garantire agli utenti il consumo di acqua potabile. Ma non solo.
“Sulla base della sentenza della Corte di Cassazione n.2182/2016 e del vigente regolamento del servizio idrico integrato – scrivono ancora i componenti del circolo nel documento consegnato ad Ammatuna – il gestore Iblea Acque dovrebbe riconoscere agli utenti pozzallesi la decurtazione in misura del 50% della tariffa pubblica per ciascun metro cubo di consumo e per gli altri servizi forniti, come fognatura o depurazione, il 100% della tariffa della categoria di appartenenza come previsto dall’articolo 10 del regolamento del servizio idrico integrato”.
“Abbiamo avuto un approccio – spiega la coordinatrice Migliore – assolutamente collaborativo e propositivo. Abbiamo fornito anche i riferimenti normativi e una documentazione di quasi 90 pagine, per facilitare il lavoro del capo dell’amministrazione con l’auspicio che il sindaco possa verificare quanto da noi segnalato e muoversi di conseguenza”.
Il primo cittadino di Pozzallo, si è ripromesso di leggere e approfondire il documento da noi presentato contenente analisi e proposte”.