Il consigliere comunale del Partito Democratico di Modica Giovanni Spadaro ha presentato un’interrogazione sugli impianti sportivi in zone agricole.
Il consigliere Spadaro è partito dalla premessa che anche se nel PRG del Comune di Modica le zone E1 – zone agricole normali sono unicamente destinate all’esercizio dell’attività agricola e delle attività connesse con l’uso agricolo del territorio (art. 53, Norme Tecniche di Attuazione) recentemente come riportato dalla stampa l’On. Abbate ha dichiarato che il Consiglio di Giustizia Amministrativa avrebbe stabilito che a Modica è possibile realizzare impianti sportivi nelle zone destinate a verde agricolo.
Spadaro spiega che l’unica sentenza del CGA che nel 2024 si è occupata della realizzazione di impianti sportivi in zona agricola a Modica ha dichiarato inammissibile per motivi esclusivamente processuali il ricorso contro gli atti del Comune di Modica che avevano previsto di modificare il PRG per permettere ad una singola impresa di realizzare un impianto sportivo in un terreno agricolo, altrimenti impossibile, senza entrare nel merito della vicenda. Peraltro nella stessa controversia il TAR di Catania aveva già dichiarato abnormemente illegittimi quegli atti, denunciando “la evidente finalizzazione della variante ad un preciso interesse privato”
Nonostante questo l’on Abbate ha fatto quelle dichiarazioni generando negli operatori economici e nei cittadini il dubbio che nelle zone agricole sia oggi effettivamente possibile realizzare impianti sportivi, con grave incertezza circa il corretto uso del territorio.
Premettendo ciò il consigliere Spadaro chiede al Presidente del Consiglio e al Sindaco innanzitutto di “conoscere se, in mancanza di una altrimenti necessaria variante alle norme tecniche di attuazione del PRG relative alle zone E, in zona agricola sia oggi effettivamente possibile realizzare impianti sportivi e in caso negativo, se l’Amministrazione intenda promuovere una variante del PRG che in via generale, e non più a vantaggio di un singolo operatore economico o di una singola area, modifichi le Norme Tecniche di Attuazione nel senso di consentire, a determinate condizioni e nei limiti propri della natura agricola del territorio, la realizzazione di impianti sportivi nelle zone agricole E1 od, altrimenti, ripristini le zone F1f, espressamente destinate all’insediamento di impianti sportivi, originariamente previste nello strumento urbanistico adottato nel 2013 ma disattese dall’Assessorato Regionale al Territorio“