Scicli

Nuovi crolli alla Fornace di Sampieri, Legambiente sollecita la messa in sicurezza

Preoccupano e non poco le ultime notizie che riguardano la Fornace Penna di Sampieri. A causa del forte e incessante vento di queste settimane pare che siano avvenuti nuovi crolli che fanno temere il peggio.

In particolare è rovinata buona parte della fiancata laterale dell’antica fabbrica di laterizi. Una scena desolante quella che si è presentata a chi, anche dal lungomare di Sampieri, ha rivolto il consueto sguardo verso quello che ormai è un simbolo di questo territorio. Un simbolo di cui, a quanto pare, nessuno sembra comprendere appieno il valore.

Siamo fortemente preoccupati di questi ulteriori crolli” dichiara Alessia Gambuzza Presidente di Legambiente Scicli “Kiafura” che ormai da anni si occupa di vigilare sulla sorte della Fornace. “Non c’è più tempo da perdere– prosegue la Gambuzza-bisogna che la Regione velocizzi l’iter per l’immissione in possesso della Fornace e successivamente si occupi della messa in sicurezza. Se ciò non avverrà in tempi brevi potrebbe accadere l’irreparabile. Gli eventi atmosferici sono sempre più estremi ed è per questo che urge un intervento tempestivo

Dalle parole del Presidente di Legambiente sembra che quel passo avanti che era stato compiuto qualche mese fa con la notizia dell’esproprio da parte della Regione della Fornace abbia subito un arresto “Pensavamo che finalmente anche a Palermo la questione fosse stata presa a cuore– sottolinea Alessia Gambuzza- anche grazie alle nostre sollecitazioni. Ma questo improvviso rallentamento della procedura ci fa comprendere che forse non è chiara l’urgenza dell’intervento richiesto. Per questo motivo chiediamo, anche al sindaco di Scicli, di incalzare la Regione affinché tutto lo sforzo compiuto non vada vanificato” Molti intanto si interrogano sul futuro della Fornace ma la Gambuzza è convinta c’è tempo per stabilire quale sarà la sua destinazione d’uso.

Noi di Legambiente- spiega la Gambuzza-siamo sempre stati del parere che la Fornace debba restare tale e raccontare la propria storia. Magari si potrà realizzare al suo interno un museo da visitare ma sempre nell’ottica di mantenere viva la sua natura. Ma per fare questo ci sarà tempo adesso bisogna solo pensare a metterla in sicurezza altrimenti tutto sarà inutile

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Mariacarmela Torchi