E’ stato senza dubbio un consiglio comunale sui generis quello che si è tenuto giovedì sera ad Ispica.
Intanto perché, essendo in prima convocazione, se la maggioranza non ha i numeri, solitamente, l’opposizione fa sì che il consiglio venga rinviato.
Ed invece questa volta l’opposizione, presente in aula con quattro consiglieri, Gianni Stornello del Pd e Paolo Monaca con il suo nuovo gruppo formato da Serafino Arena e Antonella Denaro che non hanno però ancora ufficializzato il passaggio a Libertà Sud chiama Nord, ha garantito il numero legale visto che la maggioranza era presente in aula con soli cinque degli otto consiglieri. E così messa con le spalle al muro l’amministrazione non si è potuta tirare indietro e il consiglio si è tenuto.
A questo punto bisogna mettere in evidenza alcune cose importanti: innanzitutto l’assenza del Presidente del Consiglio, del suo vice e della consigliera Mary Ignaccolo che sta attraversando un periodo burrascoso all’interno del suo partito Fratelli d’Italia e che a quanto pare ha rotto i rapporti con il suo assessore di riferimento Tonino Cafisi che pare abbia provato a fare fuori ma senza al momento riuscirci. L’assessore Cafisi infatti ha lavorato bene e ha in cantiere progetti importanti per cui il sindaco Leontini non avrebbe alcun motivo a sostituirlo, cosa che invece vorrebbe fortemente la Ignaccolo.
Ma andiamo avanti, l’assenza del Presidente e del Vice ha costretto Serafino Arena, quale consigliere più anziano, a tornare al posto da cui era partito, quello di Presidente del Consiglio Comunale, e così, anche se per una sera, la maggioranza ha dovuto ingoiare questo boccone amaro.
Fra l’altro proprio il consigliere Arena, prendendo atto dell’attuale crisi in seno alla maggioranza che secondo l’opposizione avrebbe “riverberi sull’operatività della macchina amministrativa” ha invitato il sindaco Innocenzo Leontini a rassegnare le dimissioni. Ma Arena dovrà avere un po’ di pazienza prima di iniziare la campagna elettorale che vede aspirare alla poltrona di sindaco la sua dolce metà Lucia Franzo’.
Tornando al consiglio, un altro aspetto da sottolineare, è certamente il malumore della consigliera di maggioranza Matilde Sessa che per ben due volte ha ostacolato i lavori del consiglio, bocciando le proposte che venivano proprio dalla sua maggioranza. In particolare, ha espresso forti perplessità sulla proposta di affidamento del servizio di riscossione coattiva dei tributi locali (tari, acqua, imu e tributi minori), a un soggetto privato, senza conoscere preventivamente i criteri di scelta dell’affidatario e gli ulteriori costi applicati a carico degli utenti. Proposta che, ed è qui che viene il bello, era stata avanza dall’assessore Pippo Barone a cui la stessa fa riferimento in consiglio in quanto appartenente alla stessa lista.
I quattro consiglieri di opposizione hanno subito colto la palla al balzo dichiarando “Prendiamo atto ed apprezziamo l’intervento della collega consigliere Matilde Sessa che prima ha posto seri dubbi sulla bontà della delibera e dopo coerentemente non ha votato favorevolmente alla stessa proposta dall’amministrazione”. Insomma un atto di insubordinazione grave quello della Sessa che certamente nasconde un malumore di fondo.
Un altro punto che è stato rinviato per procedere alle verifiche del caso riguarda l’aggiornamento delle tariffe Tari. L’amministrazione comunale ha previsto un aumento del costo del servizio di 1 milione di euro. Nel merito della questione i consiglieri di opposizione hanno evidenziato all’amministrazione che ci sarebbe un credito importante per l’ente da recuperare, credito che ammonterebbe a circa 246mila euro. Tutto ciò determinerebbe una conseguente riduzione delle tariffe a carico degli utenti.
Ma se la maggioranza non gode certo di ottima salute anche l’opposizione ha qualche frattura al proprio interno. Era assente infatti il gruppo Muraglie Sindaco anche se durante la seduta è sopraggiunto il consigliere Carmelo Oddo ma qualcuno non ci ha visto chiaro dietro questa partecipazione solitaria. “Apprezziamo il contributo dato dal consigliere Oddo –dichiarano Stornello, Monaca, Arena e Denaro– durante il consiglio comunale ma auspichiamo la futura e costante partecipazione al consiglio comunale anche da parte dei restanti colleghi consiglieri comunali di opposizione, perché siamo stati votati per onorare l’impegno preso con i nostri elettori, dimostrando dedizione e partecipazione rispetto alle aspettative dei nostri concittadini”. Perché gli altri consiglieri fossero assenti non è dato sapersi. Impegni o strategia?
Successivamente il sindaco ha risposto alle due interpellanze presentate dal consigliere comunale Gianni Stornello sull’intitolazione delle vie senza nome e sull’illuminazione del cimitero, assicurando per entrambe l’impegno dell’amministrazione.
Sul punto inerente all’attuale gestione idrica da parte di Iblea Acque, il consiglio comunale ha preso atto dell’assenza dei rappresentanti e dei vertici della società e ha rinviato la discussione per il prossimo consiglio comunale, invitando l’amministrazione comunale a pretendere la presenza in aula della propria partecipata pubblica. Infine, due variazioni di bilancio, nonostante partorite al di fuori dello strumento finanziario da troppo tempo latitante: i consiglieri di opposizione ne hanno consentito l’approvazione. Hanno votato contro Arena, Denaro, Monaca e Stornello ed è uscito dall’aula Oddo.
“L’ultima seduta del consiglio comunale-dichiarano i quattro consiglieri- ha sancito lo stato di un’amministrazione comunale in piena crisi d’identità. Ancora una volta la maggioranza non riesce a esitare i punti all’ordine del giorno senza l’ausilio dei consiglieri di opposizione.Ancora una volta abbiamo assistito – proseguono i consiglieri di opposizione – all’ennesimo fallimento amministrativo e politico di questa maggioranza, completamente allo sbando e politicamente improvvisata. Prova ne è la frattura che si registra in FdI, dove è venuto a mancare il rapporto fiduciario tra consigliere ed assessore. Non conosciamo ancora come evolverà questa crisi ma tutt’ora attendiamo di scoprire l’esito delle tante sedute spiritiche che si stanno consumando in modo trasversale da Ispica fino alle sedi palermitane”.
Insomma ad Ispica, anche se manca ancora un anno, il clima che si respira è quello della campagna elettorale e forse bisognerà che sia maggioranza che opposizione si riorganizzino bene per affrontare questa nuova sfida, ricucendo i rapporti dove possibile, stabilendo nuove alleanze e tagliando i rami secchi.